Europei 2016, il pagellone delle tifoserie: spettacolo irlandese, barbarie russa. E i Mondiali 2018 saranno a casa loro
Il colore e il calore di Eire e Nord Irlanda, la goliardia italiana, la 'presenza' islandese. Ma anche e purtroppo la violenza degli hooligans inglesi, gli squadroni dei picchiatori di Mosca e i fumogeni in campo dei croati: nella prima fase del torneo supporters protagonisti, nel bene o nel male
Si è parlato molto degli scontri, ma molte delle tifoserie presenti in Francia si sono distinte anche per il colore e il calore, genuino e appassionato, per le loro nazionali. E se l’Uefa ha deciso di dare solo un buffetto alla Croazia, assegni una medaglia a quei fan che hanno invaso le città d’Oltralpe con lo spirito giusto. Ecco il classificone delle migliori e peggiori presenze a Euro 2016.
Miguel Machado – Ha commosso l’Europa, questo ragazzo spagnolo, tifoso del Granada e delle Furie Rosse. La sua storia è stata raccontata da quotidiano iberico Marca. Migue, come lo chiamano tutti, è cieco dalla nascita ma segue ogni domenica la sua squadra del cuore ed è volato in Francia assieme al fratello Pepe per spingere la Spagna verso il suo terzo titolo continentale. “Non ti vedo ma ti sento”, scrive sul petto a ogni partita. “E’ una frase che ha pensato mio fratello – ha spiegato a Marca – ed è proprio così: io non vedo, però sento una grande passione per la nazionale e per il Granada. Anch’io faccio sport e gioco meglio quando il pubblico mi incita. Lo stesso accade per i giocatori in campo: sentono quando siamo al loro fianco”. Il 10 luglio è il giorno del suo compleanno. La Spagna conta di fargli il più bel regalo di sempre. Voto 10+