Le banche popolari brindano alla Brexit. Mentre i grandi istituti di credito italiani registrano crolli oltre il 20% in borsa, Corrado Sforza Fogliani, presidente dell’associazione delle banche popolari italiane saluta l’uscita del Regno Unito dall’Unione spiegando che “nel nostro settore apre il cuore alla speranza“. In un comunicato di Assopopolari, il presidente parla di regole “assurde e costose” imposte da Bruxelles, se la prende con “l’Europa dei burocrati” e festeggia l’uscita di Londra dall’Ue come “una botta per il bonapartismo economico“.

“L’Europa ci ha imposto regole assurde e costose – si legge nella nota di Sforza Fogliani – Ci ha imposto regole (come il bail-in) per problemi futuribili, in cambio di danni immediati, di un danno di immagine, loro che ci insegnano a prevenire il rischio reputazionale, che il sistema bancario ci metterà 30 anni a cancellarlo, se ci riuscirà”. Poi il presidente Assopopolari si scaglia contro Bruxelles: “L’Europa dei burocrati (ridotta a un tavolo di confronto, dove prevalgono i più forti, e non siamo noi) non potrà non tener conto di questa sonora lezione e considerare, ad esempio, se sia davvero il caso di rivoluzionare ancora le nostre banche per varare entro l’anno prossimo un nuovo sistema di privacy, cioè per cambiare ancora la cosa più futile che si possa immaginare per impegnare i conti economici”. Poi, l’affondo finale: “Lasciamo stare il pensiero unico. La Brexit è una botta per il bonapartismo economico, per chi vuole eliminare le banche territoriali e ridurre anche l’Italia ad un comodo oligopolio bancario”.

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