Il CT tedesco è impressionato dagli slovacchi, ma sa come affrontarli
Video - 26 Giugno 2016
Europei 2016, Loew: “La Slovacchia mi ha sorpreso”
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- 06:02 - Rai: Meloni, 'laica su riforma governance, possiamo parlarne...'
Pechino, 30 lug. (Adnkronos) - "Sulle nomine" Rai "bisognerà procedere, anche perché si è dimessa anche la presidente" Marinella Soldi "quindi è sicuramente una cosa da quale dobbiamo occuparci nelle prossime settimane. Sulla governance io sono assolutamente laica. La governance, ripeto, non è una riforma che ho fatto io, non l'ho neanche particolarmente difesa, quindi se quelli che l'hanno scritta oggi dicono che è pessima, possiamo parlarne...". Così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa a Pechino.
- 05:52 - Ue: Meloni, 'commissario? Contatti con von der Leyen, valuterò con maggioranza'
Pechino, 30 lug. (Adnkronos) - I nomi italiani per la Commissione europea sono già stati presentati? "Ancora no, abbiamo tempo fino al 30 agosto per fare questi nomi. E' una delle cose delle quali vorrei occuparmi appena rientro" in Italia dalla Cina. "Credo che su questo chiaramente bisogna fare anche una valutazione con i partiti della maggioranza, ma insomma, è una delle prime cose di cui mi occuperò al mio rientro". Lo dice la premier Giorgia Meloni, in un punto stampa a Pechino. "Sto parlando con Ursula von der Leyen, ma insomma, sono contatti in divenire ovviamente...", aggiunge.
- 05:44 - Mo: Meloni, 'preoccupa Libano, in tanti puntano a escalation ma Israele non cada in trappola'
Pechino, 30 lug. (Adnkronos) - "Io sono molto preoccupata per quello che sta accadendo in Libano, per il rischio di una escalation regionale, proprio mentre sembrava che ci potessero essere degli spiragli e anche questo è un elemento che va valutato. Ogni volta che ci sembra di essere un po' più vicini all'ipotesi di un cessato il fuoco accade qualcosa. Significa che ci sono diversi soggetti regionali che a puntano un'escalation e che puntano sempre a costringere Israele a una reazione, lo dico anche per invitare Israele a non cadere in questa trappola". Lo dice la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un punto stampa a Pechino, prima di partire per Shanghai.
"Dopodiché schiaramente io sono in contatto con il ministro degli Esteri, sono in contatto con il governo, sono in contatto con gli Alleati, bisogna continuare a passare messaggi di moderazione in questa fase. La Cina sicuramente anche qui può essere un interlocutore molto importante, sapete dei rapporti solidi che esistono con Teheran, con Riad. Sicuramente - rimarca - nel lavoro per la normalizzazione nei rapporti, particolarmente tra Paesi Arabi e Israele, la Cina è un interlocutore molto importante".
- 05:27 - Ucraina: Meloni, 'chiara con Xi, Cina smetta di sostenere Russia, può giocare ruolo in pace'
Pechino, 30 lug. (Adnkronos) - "Sicuramente noi siamo stati abbastanza chiari nel porre la questione" del sostegno della Cina alla Russia, posto da Nato e Ue, "provando a ragionare insieme su quali siano gli interessi che ciascuno ha. Io penso che la Cina non abbia alcuna convenienza in questa fase a sostenere la capacità industriale russa, anche se, come sappiamo, non interviene direttamente, è evidente che questo crea una frizione perché lo abbiamo scritto in tutti i modi possibili e immaginabili e lo abbiamo ribadito". Così la premier Giorgia Meloni, in un punto stampa a Pechino prima della partenza per Shanghai.
"Io spero che ci si renda conto che questa nazione può giocare veramente un ruolo dirimente - prosegue -. Il Presidente Xi diceva ieri che la Cina lavora sempre per la convivenza pacifica tra i popoli, ecco mi piacerebbe che si facessero dei passi in questo senso".
- 00:08 - Missili Usa in Germania, Russia minaccia: Berlino "prende atto" e va avanti
Berlino, 29 lug. (Adnkronos/Dpa) - Nonostante le minacce di rappresaglia del presidente russo Vladimir Putin, la Germania continua a sostenere l'idea del previsto dispiegamento di missili Usa a lungo raggio sul proprio territorio. Berlino, ha ricordato d'altra parte la portavoce Christiane Hoffmann, ha già illustrato i motivi dello stazionamento dei missili a partire dal 2026: "In particolare, perché la Russia ha alterato l'equilibrio strategico in Europa e sta minacciando l'Europa e la Germania con missili da crociera e noi dobbiamo dotarci di questo deterrente”, ha dichiarato.
Putin ha paventato il rischio di una crisi missilistica da guerra fredda nel caso di un dispiegamento, dichiarando che Mosca sarà costretta a prendere misure "speculari" in risposta al piano di Washington e Berlino. Il leader russo ha messo in chiaro che Mosca non si sentirà più impegnata a rispettare un precedente bando sulle armi nucleari a medio raggio.
Il Trattato Inf (Intermediate-Range Nuclear Forces) non è più in vigore da quando gli Stati Uniti si sono formalmente ritirati da esso nel 2019 durante l'amministrazione di Donald Trump, accusando la Russia di aver violato gli obblighi previsti dal trattato.
Secondo Putin invece la Russia ha continuato a rispettare gli accordi anche se il trattato era di fatto lettera morta. Putin ha anche detto che le navi da guerra russe potrebbero essere equipaggiate con missili come risposta al piano tedesco-americano. Alla domanda sulle minacce russe la portavoce del governo tedesco si è limitata a rispondere: "Ne prendiamo atto".
Secondo Putin, gli Stati Uniti alzeranno ulteriormente la tensione con il dispiegamento di missili in Germania. E la Russia è pronta a rispondere con misure analoghe. Questo il messaggio da San Pietroburgo, lanciato durante la parata per il 328esimo anniversario della fondazione della Marina militare russa.
Il presidente russo ha sottolineato che alla portata di tali armi “si troveranno importanti strutture di controllo governativo e militare russi, centri amministrativi e industriali e infrastrutture di difesa. E il tempo di volo verso obiettivi sul nostro territorio per tali missili, che in futuro potrebbero essere dotati di testate nucleari, sarà di circa 10 minuti".
"Se gli Stati Uniti d'America metteranno in atto tali piani - ha aggiunto il presidente russo - ci considereremo liberi dalla moratoria unilaterale precedentemente ipotizzata sul dispiegamento di armi d'attacco a medio e corto raggio, compreso l'aumento delle capacità delle forze costiere della nostra Marina". Adotteremo misure speculari per implementarli, tenendo conto delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti in Europa e in altre regioni del mondo".
"Inoltre - ha aggiunto il capo dello Stato russo - continuerà ad aumentare la fornitura di forze di superficie e sottomarine e doteremo le navi di armi ad alta tecnologia di nuova generazione e sistemi missilistici ipersonici e svilupperemo sistemi di ricognizione, sorveglianza e difesa aerea dei confini vicini e lontani".
Il programma per il dispiegamento di capacità di fuoco a lungo raggio della Multi Domain Task Force, include missili Tomahawk, SM-6 e missili ipersonici ora in via di sviluppo, "che hanno una gittata significativamente più lunga dei missili da terra ora basati in Europa". Stati Uniti e Germania hanno dato l'annuncio del futuro dispiegamento in una dichiarazione congiunta diffusa mentre era in corso il vertice della Nato a Washington. Si inizierà quindi con "dispiegamenti episodici" nel 2026 per proseguire "nel futuro con uno stazionamento duraturo". "Esercitare queste capacità avanzate - si spiega - dimostrerà l'impegno degli Stati Uniti verso la Nato e il loro contributo alla deterrenza integrata europea".
Il dispiegamento di missili con gittata media, vale a dire compresa fra i 500 e i 5.500 chilometri era proibito dal Trattato per le forze nucleari a medio raggio, che era stato firmato nel 1987 da Mikhail Gorbaciov e Ronald Reagan, trattato da cui gli Stati Uniti sono appunto usciti nel 2019, denunciando lo sviluppo, da parte della Russia, del nuovo missile da crociera 9M729. Lo scorso mese Vladimir Putin aveva dichiarato che la Russia avrebbe ripreso a produrre missili nucleari a raggio intermedio, denunciando le esercitazioni di tali armi americane in Danimarca.
- 23:38 - Parigi 2024: Malagò, 'fatto protesta ufficiale, c'è errore di fondo che mina credibilità scherma'
Parigi, 29 lug. (Adnkronos) - "Ultimamente andiamo meglio negli sport in cui si va con il centimetro e con il cronometro. Ci sono sport con arbitri e giudici, bisogna rispettarli. Abbiamo fatto una protesta formale, ho parlato a lungo con il segretario generale della federazione internazionale della scherma. C'è un errore di fondo che mina la credibilità di questo sport: c'erano due giudici, uno di Taipei e uno della Corea, per una finale tra un italiano e un atleta di asiatico. I giudici sono stati sorteggiati: se il primo è di Taipei, il secondo si prende dal Lussemburgo, dalla Germania, dagli Usa... Non si prendono gli unici 2 giudici asiatici su 6, senza parlare di cattiva fede. Ma a questo punto le polemiche che vengono fuori hanno fondamento. Sono dispiaciuto, ho fatto una formale protesta. Siamo stanchi di queste situazioni". Lo ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò alla Rai dopo la finale del fioretto maschile. Il discorso si allarga poi al judo e alla boxe: "Abbiamo visto tanti arbitraggi in tutti gli sport, hanno fatto gridare allo scandalo o quantomeno non sono piaciuti per mille considerazioni che vanno oltre la soggettività. Non si tratta di fare le vittime, si tratta di mettere in condizione la gente di non pensare poco bene...Con questo ho detto tutto", ha concluso il numero uno del Coni.
- 23:29 - Parigi 2024: Azzi, 'Macchi? Incredibile, mai visti due arbitri di stesso continente di un finalista'
Parigi, 29 lug. (Adnkronos) - "E' una situazione incredibile, presenteremo una protesta ufficiale per tutto quello che è successo nella finale di Macchi, dalla qualità delle scelte arbitrali a tutto il resto. Non si sono mai visti due arbitri dello stesso continente di uno dei finalisti, mai visto in una finale olimpica di altissimo livello come quella tra Macchi e Ka Long Cheung. Mai visto nulla di simile. È Filippo Macchi il vero vincitore e gli è stato negato un oro che meritava". Lo ha dichiarato il presidente della Federscherma Paolo Azzi all'Adnkronos dopo la finale di fioretto maschile ai Giochi di Parigi 2024. "Bach era presente, è un fiorettista, abbiamo anche tirato insieme ed ha visto tutto. Cosa ci aspettiamo? Che quanto visto oggi non si ripeta mai più", ha concluso Azzi.
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