Dopo una gara di grande sofferenza, Pogba e compagni ribaltano il risultato e si qualificano per i quarti, dove il 3 luglio a Parigi affronteranno la vincente tra Islanda e Inghilterra
L’eurospavento svanisce al 57′. Cross di Sagna dalla destra, testa di Griezmann. Pareggio: Irlanda-Francia 1-1. L’eurospavento diventa tripudio 4 minuti dopo: Giroud suggerisce, ancora Griezmann a segno. Francia-Irlanda 2-1. E’ la fine dell’incubo e l’inizio della festa: la nazionale di Deschamps va ai quarti, il 3 luglio a Parigi affronterà la vincente della sfida tra Islanda e Inghilterra. La cronaca, però, non dice tutto. Perché prima della rete del folletto dell’Atletico Madrid Parigi ha sfiorato il dramma nazional popolare. Colpa o merito dell’Eire, come al solito ben messa in campo dal tecnico O’Neill e capace di far incanalare il match nella direzione giusta già dopo due minuti. Pogba stende Long in area, per Rizzoli è rigore: Brady trasforma e manda in tilt la già precaria sicurezza francese. I Bleus sono confusi, provano a reagire, ma vanno a sbattere sul catenaccio degli irlandesi, bravi a non scomporsi e a rispondere agli attacchi dei talentuosi francesi con le armi a disposizione: grinta, cuore e tanta fisicità. Il fortino regge per tutto il primo tempo, poi affonda a mezz’ora dal termine. Per merito di Griezmann (oltre alla doppietta ha causato anche l’espulsione di Duffy a 25′ dal termine), ma anche delle mosse di Deschamps. L’eurospavento è passato. Ma la Francia per arrivare alla finale del 10 luglio deve dimostrare di essere molto più squadra di quella ammirata (si fa per dire) oggi a Lione.
LA PARTITA – IL GOL DI BRADY, IL CATENACCIO IRLANDESE. POI SALE IN CATTEDRA GRIEZMANN
Pronti, via e la Francia è già sotto di un gol: Long sfugge alla guardia della difesa transalpina, Pogba lo atterra in area. Rigore trasformato da Brady. Insomma, partenza ad handicap per i francesi, protagonisti però di un secondo tempo di assoluto possesso, con la traversa di Gignac a far pendere ancora di più il piatto della bilancia dalla parte dei padroni di casa. L’inizio choc ha contribuito a ridisegnare strategie, equilibri e quant’altro di una sfida che pareva destinata a un risultato solo. Non a caso, colpita a freddo, la Francia ha faticato a riordinare le idee e si è prestata ai coraggiosi assalti irlandesi. Ha lavorato male il centrocampo di Deschamps e questo ha condizionato il rendimento dell’attacco. Infatti è stato a lungo inutile Giroud e ha carburato a strappi Payet, che non è mai riuscito a incidere. Solo con un atteggiamento diverso nella ripresa la Francia poteva sperare di capovolgere il match. E così è stato, il tutto agevolato dalla decisione di Deschamps di sostituire Kante con Coman e di strutturare la formazione in maniera più offensiva. Infatti sono cominciate a piovere le occasioni da gol: Koscielny al 48′, poi Mautidi al 55′ e poi il primo gol di Griezmann, abile a girare di testa un cross da destra di Sagna. Il talento dell’Atletico Madrid ha “frustato” la palla in capo a una elevazione impressionate e reso inutile il tuffo di Randolph (57′). Manco il tempo di certificare il pareggio e al 61′ la Francia ha sferrato il secondo, mortale uppercut all’Irlanda, sempre con Griezman, stavolta imbeccato da una torre di Giroud, con la difesa avversaria molle e disattenta. Quando poi l’arbitro Rizzoli ha giustamente espulso Duffy per un intervento da ultimo uomo su – guarda caso – Griezmann, lanciato a rete, sulla contesa di Lione è calato il sipario. Il resto è stata pura accademia, fino al fischio finale di Rizzoli e alla Marsigliese intonata dai tifosi, in delirio nello stadio-gioiello di Lione.