La ragazza di origini somale ha raccontato di aver conosciuto uno dei due uomini, di origine romena, nel pomeriggio. Dopo averla convinta a bere e a seguirlo è scattata la violenza sessuale a cui ha partecipato anche l'amico
Soltanto l’arrivo delle forze dell’ordine ha interrotto una violenza sessuale di gruppo che si stava consumando, nella notte tra sabato 25 e domenica 26 giugno, nel sottoscala di una scuola in via Conte Verde, vicino a Piazza Vittorio Emanuele a Roma, nel quartiere Esquilino. La vittima è una donna di origini somale, al settimo mese di gravidanza. Ad abusare di lei due cittadini romeni di 29 anni, entrambi con precedenti: sono stati arrestati e dovranno rispondere di violenza sessuale in concorso.
A dare l’allarme un residente della zona che ha udito delle urla provenire dal cortile della scuola Galileo Galilei. Dopo aver scavalcato il cancello, i carabinieri hanno sentito le grida e hanno trovato i due uomini riversi sulla giovane.”Era consenziente, noi non abbiamo violentato nessuno”, si sono giustificati i due romeni una volta in caserma.
La donna ha raccontato di aver conosciuto uno dei due nel pomeriggio. Hanno bevuto insieme qualcosa, ricostruisce il Messaggero. Poi il ragazzo l’ha convinta a seguirlo nella scuola. A questo punto, però, si sarebbe materializzato anche l’amico. I due avrebbero spogliato la ragazza, lasciandola nuda con addosso solo il reggiseno, e iniziando a violentarla per qualche minuto. Dopo l’intervento dei carabinieri, la ragazza è stata accompagnata con un’ambulanza del 118 al pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni per un controllo sul feto, che per fortuna non avrebbe subito danni.