IL DODICESIMO UOMO – Il segreto di questa nazionale, però, non si può ridurre in numeri o sintetizzare su qualche schema alla lavagna. È qualcosa di più astratto e più prezioso: al di là di come finirà, Antonio Conte è riuscito a creare una squadra vera. Di cui lui è il dodicesimo uomo in campo. E non solo metaforicamente, ma in maniera quasi fisica, come quando ieri il ct ha praticamente invaso il terreno di gioco per spazzare di rabbia il pallone dopo un errore in ripartenza. La sensazione, anche dall’esterno, è quella di un gruppo di giocatori pronto a fare qualsiasi cosa per accontentare il loro allenatore (o non sorbirsi le sue sfuriate). Gli altri giocano, gli azzurri danno l’anima. Dovranno farlo anche contro la Germania.
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