La vittima, 55 anni, aveva denunciato più volte alle forze dell'ordine le ripetute violenze subite dal suo assassino, Armano Canò. L'uomo ha confessato
L’ha strangolata dopo l’ennesima lite, poi ha nascosto il cadavere della compagna in un frigo, non funzionante, abbandonato in cantina. Il corpo senza vita di Bernadette Fella, 55 anni, modenese, è stato ritrovato nella serata del 27 giugno in una palazzina in via Nazionale per Carpi, vicino a Modena. L’omicida ha confessato durante l’interrogatorio nella notte col pm Katia Marino. Si tratta dell’ex convivente della donna, Armando Canò, 50enne ora in carcere con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere. A chiamare i carabinieri sono stati i condomini, allertati dall’odore acre avvertito nell’edificio.
La vittima aveva denunciato più volte alle forze dell’ordine le ripetute violenze subite dal suo assassino. Poche settimane fa era stata colpita violentemente al volto. Poi la tragedia, avvenuta qualche giorno fa, ma scoperta soltanto nella notte fra il 27 e il 28 giugno. L’ex convivente è stato raggiunto dalla polizia intorno alle 2 di notte a casa di una sua conoscente, a Castelfranco Emilia. Con sé aveva le chiavi della casa dell’ex compagna e della cantina dove è stato ritrovato il corpo. I condomini della vittima hanno riconosciuto Canò come la persona che l’aveva frequentata negli ultimi mesi.