Il Senato ha dato il via libera all’emendamento al dl missioni che blocca la fornitura di pezzi di ricambio degli F-16 all’Egitto. Il sì al cosiddetto emendamento Regeni” – che modifica il comma 6 dell’articolo 4 del provvedimento – arriva con 159 voti favorevoli, 55 contrari e 17 astenuti dopo un lungo e animato dibattito. Sull’emendamento il governo si era rimesso all’Aula. Sulla proposta di modifica, definita dallo stesso relatore Gian Carlo Sangalli come un segnale del Parlamento sul caso Regeni che non vuole essere tuttavia un atto ostile al governo egiziano, il dibattito in Aula è stato vivacissimo e forti sono state le proteste di gran parte dei gruppi di centrodestra, a cominciare dal capogruppo di Forza Italia Paolo Romani.
Il senatore Gal ed ex ministro della Difesa Mario Mauro aveva invece sottolineato che i pezzi di ricambio sul quale interviene l’emendamento sono stati in realtà già stati consegnati all’Egitto. Parole alle quali ha replicato il presidente della commissione Difesa Nicola Latorre. “Io sono casualmente informato della cosa, e approfitto per informare che le forniture non sono state consegnate, ma i pezzi di ricambio sono imballati in porto di Taranto“, ha spiegato il senatore Pd ribadendo il sostegno dei Dem all’emendamento. “E’ la prima volta, come Parlamento, che abbiamo la possibilità con un’iniziativa di manifestare il bisogno di accelerare i tempi della verità” sul caso Regeni. “Ciò che facciamo è un atto che vuole sollecitare questo obiettivo senza compromettere alcun tipo di relazione”, ha spiegato Latorre.
Il governo si era rimesso all’Aula – In mattinata sull’emendamento era arrivato il dietrofront del governo. Durante la discussione, per bocca del sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, l’esecutivo aveva cambiato in aula parere sul testo dei relatori, rimettendosi all’aula anziché dare espressamente parere favorevole.
L’emendamento agisce sull’articolo 4, comma 6, del provvedimento che autorizza ad effettuare per il 2016, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, cessioni gratuite di pezzi ricambio inservibili per l’Italia verso diversi Paesi. Tra le altre cose, dunque, il dl autorizza la cessione al Cairo di materiali di ricambio per velivoli F-16, già autorizzata per il 2015. L’emendamento agisce su questo punto eliminando dal novero delle cessioni eseguibili nel 2016 quella riferita al Paese guidato dal generale Al Sisi.
“Non si tratta di un atto di ostilità rispetto all’Egitto – ha spiegato in Aula il relatore Sangalli – che continua a essere un Paese nostro alleato e del quale riconosciamo anche il valore strategico in questo momento nella vicenda più complessa che riguarda la lotta al terrorismo; tuttavia riteniamo che il nostro Paese abbia titolo e diritto, come ha fatto quando ha richiamato l’ambasciatore a continuare a tenere sotto pressione l’opinione pubblica e anche l’Egitto su questa vicenda, affinché si possa arrivare a un importante chiarimento”. “Il motivo di questo emendamento – ha detto ancora Sangalli – è ovviamente di fare pressione sul nostro governo affinché le parole che in quest’Aula molto intensamente si sono sentite da tutte le parti politiche circa la vicenda Regeni possano dare testimonianza con questo atto che il Parlamento è ancora ben vigile su quella vicenda”.
Politica
Regeni, il Senato blocca le forniture gratuite di ricambi per gli F-16 all’Egitto. Il governo si era rimesso all’Aula
Il via libera alla proposta di modifica contenuta nel dl missioni è arrivato con 159 voti favorevoli, 55 contrari e 17 astenuti dopo un lungo e animato dibattito. Proteste del centrodestra. Secondo l'ex ministro della Difesa Mario Mauro i pezzi di ricambio sono stati in realtà già stati consegnati al Cairo. Nicola Latorre (Pd): "Non è vero, sono a Taranto". Durante la discussione, per bocca del sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, l'esecutivo aveva cambiato parere sul testo
Il Senato ha dato il via libera all’emendamento al dl missioni che blocca la fornitura di pezzi di ricambio degli F-16 all’Egitto. Il sì al cosiddetto emendamento Regeni” – che modifica il comma 6 dell’articolo 4 del provvedimento – arriva con 159 voti favorevoli, 55 contrari e 17 astenuti dopo un lungo e animato dibattito. Sull’emendamento il governo si era rimesso all’Aula. Sulla proposta di modifica, definita dallo stesso relatore Gian Carlo Sangalli come un segnale del Parlamento sul caso Regeni che non vuole essere tuttavia un atto ostile al governo egiziano, il dibattito in Aula è stato vivacissimo e forti sono state le proteste di gran parte dei gruppi di centrodestra, a cominciare dal capogruppo di Forza Italia Paolo Romani.
Il senatore Gal ed ex ministro della Difesa Mario Mauro aveva invece sottolineato che i pezzi di ricambio sul quale interviene l’emendamento sono stati in realtà già stati consegnati all’Egitto. Parole alle quali ha replicato il presidente della commissione Difesa Nicola Latorre. “Io sono casualmente informato della cosa, e approfitto per informare che le forniture non sono state consegnate, ma i pezzi di ricambio sono imballati in porto di Taranto“, ha spiegato il senatore Pd ribadendo il sostegno dei Dem all’emendamento. “E’ la prima volta, come Parlamento, che abbiamo la possibilità con un’iniziativa di manifestare il bisogno di accelerare i tempi della verità” sul caso Regeni. “Ciò che facciamo è un atto che vuole sollecitare questo obiettivo senza compromettere alcun tipo di relazione”, ha spiegato Latorre.
Il governo si era rimesso all’Aula – In mattinata sull’emendamento era arrivato il dietrofront del governo. Durante la discussione, per bocca del sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, l’esecutivo aveva cambiato in aula parere sul testo dei relatori, rimettendosi all’aula anziché dare espressamente parere favorevole.
L’emendamento agisce sull’articolo 4, comma 6, del provvedimento che autorizza ad effettuare per il 2016, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, cessioni gratuite di pezzi ricambio inservibili per l’Italia verso diversi Paesi. Tra le altre cose, dunque, il dl autorizza la cessione al Cairo di materiali di ricambio per velivoli F-16, già autorizzata per il 2015. L’emendamento agisce su questo punto eliminando dal novero delle cessioni eseguibili nel 2016 quella riferita al Paese guidato dal generale Al Sisi.
“Non si tratta di un atto di ostilità rispetto all’Egitto – ha spiegato in Aula il relatore Sangalli – che continua a essere un Paese nostro alleato e del quale riconosciamo anche il valore strategico in questo momento nella vicenda più complessa che riguarda la lotta al terrorismo; tuttavia riteniamo che il nostro Paese abbia titolo e diritto, come ha fatto quando ha richiamato l’ambasciatore a continuare a tenere sotto pressione l’opinione pubblica e anche l’Egitto su questa vicenda, affinché si possa arrivare a un importante chiarimento”. “Il motivo di questo emendamento – ha detto ancora Sangalli – è ovviamente di fare pressione sul nostro governo affinché le parole che in quest’Aula molto intensamente si sono sentite da tutte le parti politiche circa la vicenda Regeni possano dare testimonianza con questo atto che il Parlamento è ancora ben vigile su quella vicenda”.
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.