Molti i richiami stilistici della nuova generazione della maxi berlina alla best seller di casa Porsche. Con un occhio di riguardo anche alla tecnologia. Verrà presentata al Salone di Parigi e andrà in vendita a novembre, con prezzi che partono da 117 mila euro
In tempo di spiaggia e vacanze, c’è solo una parola che si fa largo fra i palestrati della domenica e le donne di mezza età: rassodare. Una necessità che hanno sentito anche gli stilisti di Zuffenhausen quando hanno disegnato la nuova generazione della Panamera: finalmente anche la berlinona di casa Porsche ha un sedere sodo e pronto alla prova costume. Ironie a parte, il lato B della vettura era probabilmente la porzione meno riuscita della carrozzeria.
Ora invece, grazie alle influenze della 911, la Panamera non sarà solo bella da guidare ma anche da guardare.La seconda edizione della vettura ha un piglio da coupè a 4 porte, ma le dimensioni sono extralarge: 5 metri in lunghezza per quasi 3 di passo; la classica “tedescona” quindi, pronta ad essere presentata al pubblico al prossimo Salone di Parigi per arrivare nelle concessionarie a novembre, con prezzi a partire da 117.362 euro.
Sottopelle c’è tutto il meglio della tecnologia Porsche: nuovo pianale, trazione integrale (in seguito arriveranno anche le versioni a trazione posteriore), asse posteriore con ruote sterzanti, sospensioni pneumatiche attive ed un cambio PDK a doppia frizione e otto marce; quindi le premesse per una dinamica di guida da vera Porsche ci sono tutte. Basta dare un’occhiata alla lista dei propulsori, tutti bi-turbo, per rendersene conto: si parte dal V6 2.9 da 440 CV di potenza massima e 550 Nm di coppia motrice per arrivare ai 550 CV e 770 Nm della “Panamera Turbo” con motore V8 4.0: scatta da 0 a 100 all’ora in 3.6 secondi, raggiunge i 306 orari ed ha girato al Nurburgring in 7.38, come un’Alfa Giulia Quadrifoglio per intendersi. Mentre per chi viaggia tanto c’è la turbodiesel V8 da 422 CV e 850 Nm, che promette un consumo medio di 6,7 l/100 km e 176 g/km di CO2.
Tuttavia la nuova Panamera non è il classico caso di tutto muscoli e niente cervello: all’interno c’è una strumentazione multifunzione completamente digitale che ha risparmiato solo il contagiri analogico. Il sistema infotelematico si comanda dal Porsche Communication Management (PCM) con touchscreen da ben 12,3”, comandabile anche a voce ed integrato con gli smartphone mediante Apple CarPlay e Android Auto. La console centrale è stata invece razionalizzata dai numerosi tasti della prima edizione del modello, rimpiazzati da eleganti comandi a sfioramento.
Di notte c’è il sistema Night Vision Assistant a vegliare sull’auto: rileva oggetti, animali e persone presenti sulla strada che siano sfuggiti al fascio luminoso dei gruppi ottici a matrice di Led. A richiesta anche il Porsche InnoDrive, un cruise control adattivo che combina i dati provenienti dal radar frontale dell’auto e dal GPS per assicurare una velocità di crociera sempre idonea alle varie situazioni ed alle condizioni della strada. E siccome tutte le Porsche – anche quelle più grandi e lussuose – aspirano ad essere delle driver’s car, anche sul volante della nuova Panamera è ora presente il selettore che permette di scegliere le diverse modalità di guida, proprio come su 911 e 718.