Sono stato un grandissimo eiaculatore precoce. Uno dei più veloci d’Europa.
Peccato che non dessero medaglie.
Forse per una donna è difficile comprendere che disastro sia per noi, quanto dolore e vergogna sperimentiamo quando non riusciamo a dare piacere perché siamo fulminei.
Invece gli uomini lo sanno quasi tutti.
Ma perché quasi nessuno si dedica a spiegare ai giovani come raggiungere il “tempo minimo”?
Io ci sono dovuto arrivare da solo. Eppure sarebbe stato così facile spiegarmelo!
Lo farò nelle prossime righe.
Ma prima devo sgombrare il campo dai sistemi che non solo non funzionano ma creano anche danni devastanti.
Il primo metodo che mi fu consigliato, da un amico un po’ più grande di me, al bar, era quello della matematica. Appena inizi il rapporto cominci a fare conti dentro il tuo cervello: 7×3=21+7-9×34… Solo che quando ci provai, al 7×3=21 avevo già finito.
Ne ricavai un grave trauma scolastico. Durante l’interrogazione di matematica tornavo con la mente al trauma eiaculatorio e facevo scena muta.
Altri amici citavano a memoria tutte le formazioni del campionato di calcio.
Ma anche con questo metodo pochi riuscivano ad andare molto lontano.
E quelli che ci riuscivano in realtà non avevano un gran vantaggio… Se mentre fai l’amore invece di goderti le sensazioni ti dedichi a esercizi mnemonici ti perdi il bello della diretta… Non fai l’amore con una femmina meravigliosa ma con le moltiplicazioni o con uno stuolo di calciatori… Non è un gran ché e poi ti convinci che è meglio dedicarsi ad altro, ad esempio i soldi o il potere… Dicono i mafiosi: meglio comandate che fottere. Ecco appunto, se non sai goderti veramente l’estasi dell’incontro amoroso, perché stai cercando di distrarti ricordando tutte i modelli di fucili che conosci, ti passa la voglia…
Abbandonato il calcolo aritmetico come sistema frenante ebbi la disgrazia di sperimentare il sistema muscolare.
Ne esistono varie versioni, la più nota è la tecnica tantrica.
In sostanza è possibile imparare a bloccare l’eiaculazione contraendo il muscolo pubococcigeo, lo stesso muscolo che usiamo per bloccare il flusso delle orine. Dopo un paio di settimane di esercizio riuscii a bloccare meccanicamente l’uscita del seme contraendo questo muscolo. È come chiudere un rubinetto, il seme non esce. Il vantaggio è che non si perde l’erezione e quindi si possono allungare di parecchio i tempi copulatori.
Ci sono però due problemi. Per riuscirci, mentre fai l’amore, devi continuare a respirare in un modo forzato e a contrarre ritmicamente questo muscolo. Il che vuol dire che non stai per niente partecipando all’effusione amorosa, e quando poi arriva l’orgasmo non puoi assolutamente lasciarti andare e godertelo ma devi mantenere il controllo per dedicarti completamente alla contrazione. Quindi poco o niente piacere orgasmico.
Ma il peggio è che a furia di contrarmi raggiunsi anche una cistite dolorosissima che divenne rapidamente cronica e mi perseguitò per parecchi anni…
A ben vedere questi sistemi sono particolarmente stupidi anche perché esiste un modo semplice e naturale per raggiungere tempi tecnici decenti.
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Vedi anche: http://sessosublime.it/
Lo stupratore è frigido