Dalla favola calcistica dell’Islanda anche l’Italia ha avuto il suo lieto fine. L’ondata del successo agli Europei di Francia dall’isola dei vulcani è arrivata fino alla verde pianura Padana dello Stivale, e precisamente a San Polo di Torrile, nel parmense. È qui, in un paese di 7600 abitanti, che l’azienda Erreà dal 2002 produce e confeziona le maglie della nazionale islandese, ed è qui che da alcuni giorni, dopo la storica vittoria contro i leoni d’Inghilterra, si fanno più sentire gli effetti dell’Islanda-mania, con un boom di vendite di maglie e merchandising mai registrato finora. “Le richieste sono migliaia e arrivano da ogni luogo – spiega a ilfattoquotidiano.it Fabio Torchia dell’ufficio marketing di Erreà – Siamo legati alla società islandese da tempo per una corrispondenza di valori e idee. Di certo non potevamo prevedere questo risultato, siamo entusiasti e ci fa piacere”.
Le richieste per acquistare la maglia con i colori dell’Islanda sono arrivate da tutto il mondo, e in particolare moltissimi sono stati i compratori dalla Scozia, che dopo i risultati del referendum della Brexit sembrano essere stati i tifosi più accaniti della sconfitta dell’Inghilterra. Nei paesi nordici e tra i collezionisti invece le divise ufficiali erano già andate a ruba in tempi insospettabili. Sono stati però i sorprendenti risultati agli Europei a dare il via alla corsa alla maglia del team. Ora sul sito dell’azienda, che è anche sponsor del nuovo club ducale Parma 1913, le t-shirt ufficiali della nazionale islandese sono già sold out e torneranno disponibili nei prossimi giorni, ma le vendite continuano a impennare anche sul resto del merchandising, magliette e polo con i colori della squadra e accessori vari. E intanto la divisa firmata Erreà ha anche avuto il riconoscimento dell’autorevole sito francese sportestyle.fr edito dall’Equipe, che le ha assegnato il titolo di maglia più bella degli Europei di Francia 2016.
Un exploit che in questi giorni ha letteralmente travolto l’azienda parmense, che lavora nel campo dell’abbigliamento tecnico e sportivo dal 1988 e che oggi conta 150 dipendenti. L’Islanda è stata la prima esperienza con un team nazionale, e la sorpresa per il successo nella storica sede di San Polo è stata tanta, anche se per ora nessuno si monta la testa. “Lavoriamo come sempre, siamo stupiti, ma tutto sta procedendo regolarmente – spiegano dall’ufficio marketing di Erreà – Collaboriamo con la nazionale d’Islanda da quattordici anni e stiamo continuando a rispettare gli obiettivi che ci siamo sempre dati”. Di numeri per ora non si parla, anche se è inutile negare che un ritorno economico per l’azienda nel cuore della Food Valley emiliana ci sarà di certo, e sicuramente i risultati degli ultimi giorni con la nazionale islandese saranno di gran lunga superiori a quelli raggiunti finora con la squadra dalla firma del contratto nel 2002: “I dati sono riservati, è troppo presto per dare numeri – aggiunge Torchia – Grazie all’Islanda abbiamo avuto una grande visibilità e un notevole ritorno di immagine. Per il resto continuiamo a fare il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto”.