Un ragazzo di 19 anni è rimasto ferito a Central Park, a New York, nell’esplosione di un ordigno la cui natura non è ancora chiara. Lo riferiscono media locali, segnalando una massiccia presenza di forze dell’ordine sul posto. L’esplosione è avvenuta nel parco all’altezza della Quinta Strada e della 68ma Strada, quindi una zona molto frequentata da turisti, e non lontano dal luogo dei funerali di Elie Wiesel, il premio Nobel scomparso ieri. Per il momento non è chiaro per le autorità locali non è chiaro se le due circostanze siano collegate. Resta poco chiara inoltre la natura dell’ordigno che, secondo diversi testimoni, è esploso dopo essere stato calpestato, mentre stava scendendo da alcune rocce insieme a due amici. L’uomo è ferito in modo grave a una gamba, secondo un portavoce dei pompieri potrebbe perderla. La cronista del New York Times Sarah Maslin Nir ha scritto su twitter che la ricostruzione è stata possibile grazie alle testimonianze degli amici. Nessuna parola sulle possibili cause: tra quelle ipotizzate addirittura un incidente con un fuoco d’artificio (domani 4 luglio negli Stati Uniti è festa nazionale). Quest’ultima ipotesi, tuttavia, è stata smentita dai giovani che si trovavano con il ragazzo ferito.
The young man is safely on his way to hospital.No official word as to what transpired. His friends said he was walking&stepped on something
— Sarah Maslin Nir (@SarahMaslinNir) 3 luglio 2016
La segnalazione ai soccorritori è arrivata alle 10.53 ora locale, poco prima delle 17 in Italia. Sul posto c’è un imponente dispiegamento di polizia ed è stata chiamata anche una squadra di artificieri. La polizia ha evacuato e chiuso una sezione del parco, ma per effettuare indagini più che per questioni di sicurezza.
Il comandante in capo della NYPD Bomb Squad, Mark Torre, ha dichiarato in una conferenza stampa che le vacanze del 4 luglio sono un tipico periodo dell’anno in cui il suo team ha a che fare con numerosi esplosivi amatoriali sperimentali, “probabilmente – ha aggiunto Torre – si tratta di qualcuno con conoscenze basilari di chimica, ma non c’è nulla che possa far pensare a un’esplosivo piazzato in quest’area con lo specifico intento di ferire qualcuno”. John O’Connell, secondo in comando della Polizia di New York, ha quindi affermato che “non vi è alcuna evidenza che questo episodio sia legato al terrorismo, non avevamo segnale di alcuna specifica minaccia a New York per le celebrazioni del 4 luglio”. Esclusa anche la possibilità che l’ordigno sia stato costruito dalla vittima dell’esplosione e i suoi due amici. Gli investigatori si stanno concentrando sui video della sorveglianza e stanno utilizando una squadre di cani poliziotto anti-bomba.