Nigel Farage annuncia le dimissioni da leader dell’Ukip, il partito euroscettico che ha fondato. Ma resterà deputato dell’Europarlamento. Una decisione che afferma di aver preso dopo la vittoria del referendum del 23 giugno che ha sancito la Brexit. “Non sono mai stato e non ho mai voluto essere un politico in carriera – ha dichiarato – il mio obiettivo era quello di portare il Regno Unito fuori dall’Ue. Ora è il momento giusto per farsi da parte nell’Ukip”. Il portavoce del partito, Hermann Kelly, ha però precisato che Farage resterà deputato dell’Ukip nell’Europarlamento e manterrà anche anche la carica di presidente del gruppo euroscettico Efdd, dove l’Ukip è alleato del Movimento 5 Stelle.
“Durante la campagna referendaria, ho detto che volevo di nuovo il mio Paese – ha spiegato Farage in conferenza stampa – Quello che sto dicendo oggi è che voglio indietro la mia vita, proprio adesso”. La vittoria della Brexit al referendum, secondo il leader euroscettico, “significa che la mia ambizione politica è stata raggiunta. Io sono entrato in questa lotta dalla parte delle imprese, perché volevo una nazione autonoma, e non per diventare un politico in carriera“.
Sul futuro del partito, Farage ha affermato che “l’Ukip ora è in buone condizioni e continuerà ad esserlo, con il mio pieno supporto. Con le dimissioni del premier David Cameron e con il partito Laburista lontano da molti suoi elettori, stanno per arrivare giorni migliori per l’Ukip”. L’ormai ex leader ha manifestato l’intenzione di sostenere il partito e il proprio successore: “Guarderò il processo di negoziati per l’uscita da Bruxelles come un falco e forse commenterò in Parlamento europeo di volta in volta”. E ha lanciato una previsione: “Sono pronto ad aiutare i movimenti indipendentisti che stanno nascendo in altre parti d’Europea, perché sono certo di una cosa: il Regno Unito non sarà l’ultimo Paese a voler lasciare l’Ue”.
Farage aveva annunciato le sue dimissione da leader dell’Ukip anche dopo le elezioni politiche britanniche del 2015, quando la sua formazione aveva ottenuto un risultato meno brillante rispetto al trionfo delle europee del 2014. Ma in seguito la direzione del partito le aveva respinte e lui le aveva ritirate. Un epilogo contestato come frutto di una operazione di teatro dalla piccola fronda interna che fa capo al deputato Douglas Carswell.