Il leader di Forza Italia: "E' stato molto doloroso, non credevo di affrontare molto male. Ma ora sto meglio". Dovrà fare due mesi di riabilitazione: "Potrò di nuovo essere utile al Paese"
“E’ stata una prova molto molto dolorosa, non credevo di affrontare molto male. Ora sto un po’ meglio”. Silvio Berlusconi esce dall’ospedale San Raffaele, dopo quasi un mese di ricovero e l’operazione con cui gli è stata sostituita la valvola aortica. Lo attendono un paio di mesi di riabilitazione, ma, giura, “poi potrò di nuovo essere utile all’Italia e agli italiani”.
Ad attenderlo fuori dall’ospedale una trentina di sostenitori che al suo arrivo hanno urlato “Auguri presidente”. Berlusconi, provato ma in buona salute, appoggiato al suo nuovo capo della segreteria Valentino Valentini, ha subito voluto dire la sua sull’attualità politica. “In Italia c’è una preoccupante carenza di leader”. “Spero di essere ancora utile agli italiani”, ha aggiunto il leader di Forza Italia. Si sente ancora un leader? gli chiedono. “Uno sente se poter dare ancora un contributo al proprio Paese. Io spero non ce ne sia bisogno, se ce ne fosse spero di averne la forza”.
Tornando sul suo stato di salute Berlusconi spiega che le sue “preoccupazioni prevalenti sono il male e il non riuscire a dormire”. “Per quanto riguarda le altre preoccupazioni, bisogna essere preoccupati di tutto quello che succede nel mondo, da questo terrorismo feroce e assurdo e della situazione internazionale che presenta una carenza di leadership incredibile“.
Durante la presentazione dei palinsesti di Mediaset, l’altra notte, era stato Pier Silvio Berlusconi a rassicurare sulle condizioni del padre: “Sta bene, ci tengo a dirvelo personalmente. Credo che la strada per il recupero sarà lunga ma sono certo tornerà e sarà forte più di prima”. Berlusconi jr aveva aperto la serata con un saluto affettuoso: “Papà ti voglio bene”. Il medico personale Alberto Zangrillo ha confermato che “dal punto di vista sanitario è andato tutto nel modo migliore”.