A pochi giorni dalla strage di Dacca, l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi fa visita alla Comunità islamica di Bologna. Invitato alla festa per la fine del Ramadan, inevitabilmente si è parlato di Isis e terrorismo: “Questi non c’entrano niente con l’Islam – ha spiegato Yassine Lafram, coordinatore degli islamici a Bologna – sono dei pazzi criminali che uccidono tante persone, la maggioranza delle quali sono musulmani che conoscono a memoria il Corano”. Lo stesso Lafram davanti ai giornalisti ha poi risposto alle parole del procuratore aggiunto di Bologna, Valter Giovannini, che in un’intervista ha chiesto al mondo islamico di segnalare eventuali atteggiamenti sospetti. “Questo è quello che facciamo dal 11 settembre 2001”, ha detto Lafram. Che ha aggiunto: “Siamo sempre attenti e vigili a quello che succede oggi nelle nostre moschee“
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione