La filiale inglese del marchio nipponico ha realizzato un esemplare unico della coupé sportiva, ispirato fedelmente al fumetto "Initial D" pubblicato nel 1995 dalla casa editrice Kōdansha. Che svela tra l'altro le tecniche della guida in drifting
Ai più il nome di Takumi Fujiwara non dice molto; ma gli appassionati di motori che negli anni ’90 leggevano il manga giapponese “Initial D”, conoscono bene le gesta della sua Toyota AE86 Sprinter Trueno. Ora la filiale inglese del colosso nipponico dell’auto ha realizzato un esemplare unico della GT86 ispirata proprio alla vettura del fumetto (di cui riprende il nome) scritto da Shuichi Shigeno.
La storia di Takumi narra di un appassionato di auto diviso fra il lavoro di benzinaio e quello di pony express di tofu: ogni mattina all’alba il giovane studente affronta a tutto gas le curve di montagna a bordo della sua fedele AE86 per consegnare in tempo il prezioso formaggio prodotto dal padre, affinando progressivamente la sua abilità al volante fino ad avvicinarsi al mondo delle corse clandestine e poi a quello delle competizioni.
Il tutto è ispirato alla vita del pilota giapponese Keiichi Tsuchiya, il noto “Drift King” apparso anche in uno degli episodi della serie di Fast & Furious e famoso per le sue capacità nella guida di traverso a ruote fumanti: su YouTube esiste anche la sua Drift Bible, il tutorial sulle tecniche avanzate di drifting.
Gli ingredienti per l’operazione nostalgia ci sono quindi tutti e la filiale inglese di Toyota li ha colti al volo: la sua GT86 Initial D è ispirata in tutto e per tutto a quella mitica Sprint Trueno guidata da Takumi. Peraltro, nonostante il quarto di secolo che separa le due auto, sono molti i punti di contatto fra queste coupè: trazione posteriore, motore 4 cilindri, peso contenuto ed elevato piacere di guida.
Quest’estate la GT86 Initial D sarà impegnata in alcuni eventi automobilistici che si svolgeranno in Gran Bretagna; il mezzo adotta una livrea bianca e nera, identica a quella della suddetta AE86 e vanta le stesse modifiche presenti sulla vettura a cui si ispira: cofano in carbonio, scarico sportivo Fujitsubo e cerchi di lega Watanabe 8×17.
Ci sono anche assetto irrigidito, gruppi ottici dedicati, gusci degli specchi retrovisori esterni dal design inedito, paraspruzzi, fendinebbia anteriori gialli e fanaleria posteriore oscurata. Mentre sulla carrozzeria figurano, nemmeno a dirlo, le medesime decalcomanie della Sprinter Trueno del fumetto (che si traducono in “Fujiwara Tofu Shop”). Ciliegina sulla torta sono le tavole realizzate dalla disegnatrice Sonia Leong: sono ispirate al manga originale e mostrano Trueno e GT86 che scorrazzano una al fianco dell’altra.