Gianni Boschetti, imprenditore modenese, ha perso la moglie nella strage di Dacca, in Bangladesh. Da più di 14 anni operava nello Stato asiatico con la moglie, Claudia D’Antona, assassinata nell’attentato terroristico. Boschetti quella tragica notte era con lei, ma al momento dell’assalto era fuori dal ristorante perché impegnato in una telefonata, così si è nascosto dietro un cespuglio, dove è rimasto per sei ore. Prendendo spunto da questa vicenda, il giornalista Gianluca Nicoletti (La Stampa e Radio24) ha escogitato un esperimento “sociologico” e ha dato questo titolo alla puntata del suo “MELOG – Cronache meridiane” (Radio24): “La scelta”. Cosa avremmo fatto al posto di Boschetti nella stessa situazione? Intervenire nel ristorante, pur disarmati, per tentare di salvare il nostro partner o restare dietro il cespuglio? Le risposte fornite dai radioascoltatori sono varie e alcuni riportano esperienze drammatiche personali: c’è chi afferma che non avrebbe potuto sopravvivere al senso di colpa legato al mancato tentativo di aiutare la propria compagna, chi dice che per la moglie non avrebbe mai abbandonato il cespuglio, ma per un figlio sì. Qualcun’altro sostiene convintamente che il comportamento dell’imprenditore acclara che il matrimonio è il cimitero dell’amore. Una radioascoltatrice, invece, racconta la sua esperienza, che sembra la trama della pellicola “Forza Maggiore” di Ruben Östlund: a seguito di un terremoto, mentre era in casa con suo marito e i figlioletti, uno neonato, l’altro di 4 anni, lei seguì l’istinto di salvare il bimbo più piccolo, sicura che il marito avrebbe prontamente pensato a proteggere il bambino più grande. Ma le sue aspettative furono tradite e il suo matrimonio successivamente è ineluttabilmente naufragato. Nicoletti riesce così a scandagliare i microcosmi quotidiani dei suoi ascoltatori, disvelando realtà interiori e affettive tutt’altro che scontate
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