Era diventato il tema principale della campagna elettorale. Su quei 250 milioni M5s e Pd si erano ritrovati a scontrarsi per giorni, complice una dichiarazione del ministro Maria Elena Boschi. Ma ora sul progetto del Parco della Salute tra il sindaco di Torino Chiara Appendino e il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino sembra scoppiata la pace proprio sul nuovo grande ospedale piemontese in cui dovrebbero trovare posto anche centri di ricerca. Il sindaco, in particolare, ha mostrato un cambio di passo rispetto alla campagna elettorale, un’apertura al confronto sul progetto sostenuto da Chiamparino e dal Pd.
Punto importante dell’incontro proprio i 250 milioni di euro stanziati dal ministero della Salute per il nuovo polo sanitario, soldi che secondo il ministro Boschi la Regione potrebbe perdere se la nuova giunta comunale si opponesse ai progetti e non approvasse la variante urbanistica chiesta dalla Regione. “Come abbiamo sempre detto in campagna elettorale sarà nostro interesse non far perdere alla città di Torino i 250 milioni previsti dal governo – ha dichiarato il sindaco – È interesse della città che l’area delle Molinette e l’area ex Avio abbiano una programmazione urbanistica coerente e comune per garantire alla città di programmare per tempo il riutilizzo degli spazi e degli edifici”.
In sintesi, finora la prima cittadina M5s ha sempre affermato di sostenere il progetto di una nuova struttura ospedaliera, di non apprezzare l’intervento dei privati nella sua costruzione e di prediligere quindi un vecchio progetto, il masterplan del 2011, sostenuto dalla giunta dell’ex governatore leghista Roberto Cota. Quel piano prevedeva la ristrutturazione dell’ospedale cittadino, le Molinette, un intervento molto complesso che metterebbe in difficoltà il lavoro dei medici, alcuni dei quali hanno bocciato l’idea. Dall’altra parte Chiamparino e l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta hanno invece portato avanti un piano diverso, che prevede la costruzione di nuove strutture sull’area ex Fiat Avio nei pressi della quale sorge il grattacielo di Massimiliano Fuksas, sede unica della Regione Piemonte. Oltre agli ospedali, al Parco della salute dovrebbero trovare posto anche dei centri di ricerca sanitaria di aziende private, fattore che permetterà di costruire la struttura non soltanto con fondi pubblici, ma anche con quello di privati. Per costruire, però, c’è bisogno della variante urbanistica che soltanto l’amministrazione comunale può concedere.
Per questo Chiamparino ha cercato di persuadere il sindaco: “Abbiamo ribadito le ragioni del nostro progetto e abbiamo dato anche qualche spiegazione di politica sanitaria. Abbiamo dato disponibilità a discutere, sia distinguendo le due aree Fiat Avio-Oval e quella delle Molinette, sia prendendole in considerazione congiuntamente per fare un piano industriale unico”. Il governatore si è detto fiducioso “che si possa attentamente riflettere su questo progetto”. Sulla variante, sulla nuova costruzione e sul futuro del vecchio ospedale, quindi, ora c’è una discussione che proseguirà il 13 luglio insieme ai vertici dell’azienda ospedaliera e dell’università di Torino. “Noi abbiamo messo sul tavolo tutti i temi, cioè la soluzione proposta nel 2011 e quella proposta dalla Regione Piemonte – spiega a ilfattoquotidiano.it il vicesindaco e assessore all’urbanistica Guido Montanari – I piani hanno caratteri diversi su cui possiamo discutere per arrivare a una soluzione adeguata”.