Macchia mediterranea completamente distrutta dal passaggio di autovetture, tagliata e persino incendiata di proposito per favorire la creazione di ulteriori posti auto. E, come se non bastasse, passaggi aperti attraverso le dune per consentire ai turisti di raggiungere comodamente dal parcheggio un noto stabilimento balneare di Porto Cesareo (Lecce), in località “Torre Chianca”. E’ stata la guardia costiera di Gallipoli a mettere i sigilli su un’area di circa 7mila metri quadri utilizzata per realizzare un parcheggio in assenza di qualsiasi titolo abilitativo e nonostante un vincolo geologico presente. Fondamentale negli accertamenti è stato il confronto dell’attuale stato dell’area con le fotografie scattate gli scorsi anni dalla capitaneria di porto. Lungo l’area perimetrale del parcheggio e sparsi sulle dune sono stati individuati anche rifiuti di varia natura. Per i gestori dello stabilimento sono scattate le segnalazioni all’autorità giudiziaria per aver operato in assenza di permesso di costruire, di autorizzazione paesaggistica, di valutazione di incidenza ambientale e di nulla osta in ordine al vincolo geologico presente in quell’area. E gli è stato contestato il reato di distruzione o deturpamento di bellezze naturali
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