L’Italia dice sì a Washington e “per motivi umanitari” accoglierà un detenuto della base di Guantanamo, della quale Barack Obama aveva promesso la chiusura. Lo ha reso noto la Farnesina spiegando che l’Italia, “acconsentendo alla richiesta degli Stati Uniti, ha accettato l’istanza di Fayiz Ahmad Yahia Suleiman, cittadino yemenita detenuto nella prigione statunitense sull’isola di Cuba, di essere accolto per motivi umanitari”. La decisione del governo italiano “è in linea con la dichiarazione congiunta UE-USA del 15/6/ 2009 a sostegno della chiusura del campo di detenzione e con quella della Commissione Ue di aprile 2013.
Suleiman, 40 anni, dovrebbe essere rilasciato, secondo quanto si apprende, nelle prossime settimane: è un prigioniero considerato di ‘basso-livello’, detenuto nel campo di detenzione cubano da 14 anni. Sospettato di aver combattuto al fianco di Al Qaeda in Afghanistan contro gli Usa e le forze della coalizione, l’uomo non è mai stato incriminato.
Era stato selezionato per il rilascio già 6 anni fa, nel 2010, ma non è stato mai trasferito nello Yemen, a causa dell’instabilità nel suo paese, in attesa dell’ok di un altro stato ad accoglierlo. Il suo rilascio riduce a 78 il numero dei prigionieri ancora presenti a Guantanamo e porta a tre quelli con destinazione l’Italia. Già nel novembre del 2009 due tunisini erano infatti stati trasferiti nella penisola.
Washington “è grata al governo italiano per il suo gesto umanitario”, si legge in una nota del Pentagono, e “per la volontà di sostenere gli attuali sforzi americani di chiudere la prigione”. Gli Usa, si legge, si sono coordinati con il governo italiano per garantire che questo trasferimento avvenga rispettando le misure di sicurezza e il trattamento umano.