All'ex compagno era stato imposto il divieto di avvicinamento, ma non gli ha impedito di aggredire nuovamente la donna. Il 35enne sarebbe arrivato al punto di premere una pietra sulla testa della ragazza
Un altro caso di violenza sulle donne e ancora una volta tra le mura di casa. L’autore della violenza domestica è un uomo di 35 anni, residente a Busto Arsizio (Varese), arrestato la sera dell’8 luglio dalla polizia per maltrattamenti e lesioni sulla ex compagna. Secondo la ricostruzione fornita, l’uomo le aveva teso un agguato per poi picchiarla fino a fatturarle il naso, dopo averla violentata e minacciata con una pietra, premendogliela sul volto.
La donna si era recata all’ospedale nei giorni scorsi, presentando il naso fratturato e contusioni multiple in varie parti del corpo. La polizia era stata chiamata dai medici e aveva raccolto la testimonianza della vittima degli abusi. La donna ha raccontato che il 35enne era recidivo: già nel 2015 era esploso in comportamenti violenti, nonostante lo stato di gravidanza della donna. In quell’occasione l’ex compagno l’aveva presa a calci e pugni, tentando di strangolarla. La donna aveva avuto la forza di lasciarlo, ottenendo il divieto di avvicinamento.
In seguito, per punire la donna, il 35enne era riuscito a intrufolarsi nella sua vecchia abitazione, scagliandosi contro la sua ex compagna con calci e pugni così violenti da perforarle il timpano.