Incitavano ad uccidere poliziotti su Facebook. Con questa accusa 4 afroamericani sono stati arrestati a Detroit, in Michigan. Lo ha riferito Detroit News, citando il capo della polizia locale, James Craig. Gli arresti sono frutto del monitoraggio delle reti sociali da parte dell’unità antiterrorismo del dipartimento di polizia locale.
Uno degli uomini ha scritto: “Nessuna vita può contare, sinché tutte le vite dei neri non conteranno. Uccidete tutti i poliziotti bianchi”. Un altro ha elogiato il principale responsabile della sparatoria di Dallas e aggiunto di esserne stato “ispirato a fare la stessa identica cosa“. Un altro ha invece affermato che è “tempo di scatenare la guerra e sparare per primi alla polizia”, invitando la gente a contattarlo per organizzarsi.
Gli arresti seguono le violenze di Dallas, in cui cinque agenti sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco durante le proteste contro gli abusi delle forze dell’ordine nei confronti degli afroamericani. Le forze dell’ordine di tutti gli Stati Uniti sono in allerta per minacce di questo genere. Craig ha precisato che contatterà i procuratori federali, statali e locali per valutare le possibili incriminazioni.
Il tema dei rapporti tra le comunità entra di prepotenza in campagna elettorale. “Guardate cosa succede al nostro Paese sotto la debole leadership di Obama e di gente come la corrotta Hillary Clinton. Siamo una nazione divisa“, attacca il candidato repubblicano alla Casa Bianca, Donald Trump, che su Twitter rompe la tregua seguita alla strage di Dallas. E su Obama, che da Varsavia aveva negato la divisione del Paese, rincara la dose: “Il presidente Obama pensa che la nazione non sia divisa come pensa la gente. Sta vivendo in un mondo immaginario”.
Lo staff della Clinton, intanto, ha ufficializzato che martedì il senatore Bernie Sanders, suo sfidante nelle primarie democratiche per la Casa Bianca, parteciperà ad un suo evento elettorale in New Hampshire nel corso del quale intende dare il suo endorsement all’ex segretario di Stato. Un obiettivo al quale hanno lavorato nelle ultime settimane gli staff dei due esponenti democratici, con un avvicinamento di Hillary ad alcune posizioni del senatore del Vermont su scuola e sanità.