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Warner Bros, youtubers pagati per fare recensioni positive dei videogames. Arriva l’accordo con la Federal Trade Commission

L'accordo raggiunto tra WB e FTC prevede che la società non prenda in futuro accordi simili con YouTuber e affini, e che ogni partnership sponsorizzata (dunque dietro lauto compenso) venga esplicitamente comunicata agli utenti

di Domenico Naso

Che le “recensioni” dei gamers su YouTube potessero non essere proprio così obiettive lo si temeva da un pezzo, ma adesso c’è qualcosa di più di un semplice sospetto. La Federal Trade Commission (la Commissione federale del commercio degli Stati Uniti) ha reso pubblico, infatti, un accordo con Warner Bros. Home Entertainment, uno dei giganti del settore, accusata di aver pagato alcuni famosissimi youtubers (tra cui l’arcinoto PewDiePie) affinché recensissero in maniera positiva il gioco Middle Earth: Shadow of Mordor. Nell’accordo tra Warner Bros. e “gamers”, del valore di parecchie migliaia di dollari, c’era anche una clausola sul divieto assoluto, da parte di quest’ultimi, di menzionare eventuali bug o problemi del videogame.

L’accordo raggiunto tra WB e FTC, invece, prevede che la società non prenda in futuro accordi simili con YouTuber e affini, e che ogni partnership sponsorizzata (dunque dietro lauto compenso) venga esplicitamente comunicata agli utenti. Warner Bros. aveva furbescamente istruito gli influencer a segnalare la partnership sponsorizzata solo nella seconda parte del testo presente sotto il video su YouTube, e dunque leggibile solo cliccando su “Show more” (cosa che fanno in pochissimi). Cosa ancora più grave, condividendo i video realizzati sui social, il bottone “Show more” scompariva, e dunque diventava ancora più difficile, se non impossibile, comunicare agli utenti che non si trattava di reviews indipendenti ma di contenuti sponsorizzati e realizzati previo compenso (si va da qualche centinaio di dollari a decine di migliaia per i più noti).

I consumatori hanno il diritto di sapere se i ‘reviewers’ stanno fornendo proprie opinioni indipendenti o contributi retribuiti dall’azienda stessa”, ha detto Jessica Rich, il direttore dell’Ufficio per la tutela dei consumatori dell’FTC. E poi ha aggiunto qualcosa che in altri settori commerciali ed economici è piuttosto ovvio, ma lo è molto meno sul Web: “Le compagnie come Warner Brothers devono essere corrette nei confronti dei consumatori nelle loro campagne pubblicitarie online”. Il caso clamoroso venuto alla luce nelle ultime ore potrebbe innescare un effetto domino rovinoso per tutto il “sistema” di recensioni di videogame in Rete. Un settore molto seguito, con influencer pagati profumatamente e che hanno una visibilità enorme. Forse è il segreto di Pulcinella, quello svelato dalla Federal Trade Commission, ma vederlo messo nero su bianco fa sempre un certo effetto.

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