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Downing Street, Dio salvi la Regina. E Larry il gatto

Larry, il gatto di Downing Street, si prepara ad accogliere Theresa May. Oltreoceano un collega 'illustre' sta per affrontare un destino del tutto diverso...

di F. Q.
Downing Street, Dio salvi la Regina. E Larry il gatto

Ce lo immaginiamo tutti, Bo, quel giorno non molto lontano nel tempo quando dovrà abbandonare i lunghi corridoi e i giardini sterminati della Casa Bianca: la coda bassa, gli occhi lucidi, l’amarezza di sapere che, sì, potrà ancora continuare a vedere i suoi padroni ma dovrà salutare per sempre tutto quel ben di Dio. Giornate vuote, niente più servizi posati, addio gloria, addio celebrità. Perché Bo, il cane degli Obama, mica è stato lì a pensarci troppo: si è adagiato, non è ha pensato al futuro e ha fatto quello che sa fare meglio, l’animale da compagnia. E così a lui toccherà la sorte che fu di Fala, lo Scottish terrier di Franklyn Delano Roosevelt e di Buddy, il labrador di Bill Clinton. Animali domestici presidenziali che hanno fatto male i conti, mica come Larry.

Larry, lui si che ci ha visto lungo, vive a Londra ed è il gatto Downing Street. Larry non si è fatto fregare dalle lusinghe e dagli ozi di una vita in famiglia: pur dividendo la casa con i Cameron, Larry è “un impiegato dello Stato“, come ha tenuto a puntualizzare un portavoce dello staff del governo. Mica uno che sta lì tutto il giorno a vivacchiare lascivo negli agi della residenza presidenziale, Larry: è incaricato di dare la caccia ai topi. Non è stato facile, per lui, accedere a quel prestigioso ruolo: fino a cinque anni fa stava nella casa per cani e gatti di Battersea ed è lì che si è fatto notare per il suo “forte istinto predatorio”. L’ultimo a ricoprire il suo incarico era stato il gatto Humphrey, nel 1997. Una breve parentesi, prima dell’arrivo del Nostro, era toccata a a Sybil: gatto privato del cancelliere dello Scacchiere pro tempore Alistair Darling, Sybil non era riuscito ad ambientarsi ed era stato quindi rimandato in Scozia. Poi, appunto, è arrivato Larry: è lui la vera costante di Downing Street. E’ lui il gatto più nominato in rete nelle ultime ore: saluterà i Cameron, accoglierà Theresa May e probabilmente penserà a Bo, il cane che ha preferito la vita domestica alla carriera. God save the Queen. And Larry the cat.  

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