“Abbiamo monitorato le carceri nelle ore immediatamente successive ai fatti di Nizza perché sappiamo che diventano luogo di radicalizzazione. A differenza di altre circostanze, non abbiamo avuto segnali di sostegno o a solidarietà per quanto accaduto da parte di soggetti di fede islamica o di altre fedi”. Il ministro dell’Interno Angelino Alfano soffia sul fuoco della tensione innescata dall’attentato di Nizza, che ha fatto 84 morti tra la folla che festeggiava il 14 luglio. Anche il centrodestra passa all’attacco e alza la tensione, parlando di un governo Renzi “moralmente responsabile” di quanto sta accadendo in Europa. Il leghista Roberto Calderoli chiede di bloccare la proposta di legge sullo ius soli. E i toni si fanno più pesanti anche a sinistra, con l’ex premier Enrico Letta che parla di una “guerra civile” che va combattuta. La parola “guerra” rimbalza da un partito all’altro, con Matteo Salvini che invoca le “maniere forti” e Forza Italia che chiede la fine del sistema delle quote di migranti a livello europeo, mentre il premier Matteo Renzi scrive nella sua E-News: “Rimane un senso di dolore e di rabbia vedendo le immagini che arrivano dalla Francia. Reagire è un dovere morale. Non lasciare soli i francesi è l’impegno dell’Italia e di tutta la comunità internazionale”.
“Serve un ripensamento del nostro modo di organizzare la vita in comune nelle nostre società, perché quello che è accaduto ieri, quel tipo di minaccia è ripetibile – afferma l’ex premier Enrico Letta a Radio 24 – Mi verrebbe da dire che è una guerra civile quella in corso: una guerra civile con tutti i crismi. Persone che vivono e convivono con noi e che si rivoltano contro la società in cui stanno vivendo con tutti gli effetti che questo comporta. La guerra civile va combattuta e prevenuta con tutti i mezzi necessari e questo finora è stato fatto solo in parte”.
E se anche il centrosinistra parla di “guerra civile”, la destra attacca a testa bassa. Il senatore leghista Roberto Calderoli si dice arrabbiato per la ripresa dell’iter in commissione della proposta di leggi sullo ius soli, che afferma di “tenere ferma” in parlamento da un anno. “La lezione di Parigi, di Bruxelles e di Nizza, come in passato quella di Londra, non è servita a nulla – dice Calderoli – In tutte queste stragi che hanno insanguinato l’Europa gli autori erano tutti in possesso della cittadinanza del Paese dove hanno colpito, per cui in questo momento di guerra vera dichiarata dall’Isis dovremmo irrigidire i controlli e le procedure per l’acquisizione della cittadinanza e invece questa maggioranza e questo governo stanno facendo esattamente il contrario”.
“Ormai le preghiere non bastano più, occorrono le maniere forti – ha affermato il segretario della Lega Nord Matteo Salvini – Sicuramente, non condivido coloro che dicono che si tratta di un folle. Mi sembra un’operazione vigliaccamente studiata. È una guerra dichiarata alle nostre città. Il pericolo non è azzerabile, ma limitabile sì”. Gli fa eco il compagno di partito Edoardo Rixi, che attacca il governo Renzi: “L’Italia deve chiudere le frontiere e smetterla di traghettare sul territorio nazionale migliaia di clandestini che con i loro viaggi finanziano l’Isis. Il nostro governo è moralmente responsabile di quanto sta accadendo in Europa”.
Anche Forza Italia parla di guerra e attacca le politiche migratorie a livello europeo. “Basta con la solidarietà a senso unico. Fermare la sciagura delle quote a livello europeo – dichiara in una nota Lucio Malan, senatore di Forza Italia – Che ci piaccia o no, qualcuno ha deciso di farci la guerra per instaurare uno stato islamico in Europa e non possiamo fare finta di niente. E’ una guerra vile, subdola e strisciante e colpisce chi è considerato nemico da quei criminali. Dobbiamo difendere in tutti i modi la nostra civiltà”.
Di tutt’altro avviso Mario Morcone, capo dipartimento Libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno. “E’ una sciocchezza, gli sbarchi non c’entrano niente – afferma il prefetto – Di tutti gli attentati che si sono verificati non ce n’è uno in cui c’è una responsabilità di qualcuno che è sbarcato in Italia o Grecia o altro paese. Stiamo parlando di cittadini di seconda e terza generazione che perdono la testa nel senso più pieno della parola, di follia omicida che sconta i nostri limiti nella capacità di includere, di creare integrazione, di convincere sui nostri valori e di offrire a tutti delle opportunità giuste per il loro futuro”.
La ministra della Difesa Roberta Pinotti, intanto, ha lanciato l’allarme. “Penso che nessun Paese possa ritenersi a rischio zero” ma “ci sono settemila militari oggi in Italia che sorvegliano i luoghi sensibili. Quello che stiamo facendo è un controllo attento di tutte le persone che possono essere sospettate”, ha detto a Uno Mattina.
Papa Francesco è solidale con le vittime e tutto il popolo francese e condanna “nel modo più assoluto ogni manifestazione di follia omicida, di odio, di terrorismo e ogni attacco contro la pace – dice padre Federico Lombardi – abbiamo seguito questa notte con preoccupazione le terribili notizie da Nizza. Manifestiamo da parte di papa Francesco la nostra partecipazione e solidarietà alla sofferenza delle vittime e di tutto il popolo francese in quello che doveva essere un giorno di grande festa”.