“Strage di Nizza? E’ un intero sistema di convivenza che dobbiamo ripensare. Poi Nizza è l’Italia: se possiamo pensare che Parigi e Bruxelles erano lontane, Nizza non lo è, siamo tutti sotto attacco. Non si può pensare come si è fatto che sia un problema francese“. Sono le parole dell’ex premier Enrico Letta, intervenuto a “24 Mattino – Attenti a noi due”, su Radio 24, commentando l’attentato in Francia. “La prevenzione è l’unica vera arma, piuttosto che una repressione e una reazione che è sempre debole” – continua – “E per la prevenzione c’è bisogno di un salto in avanti del nostro modello organizzativo. La nostra stessa Università di Parigi, dopo gli attentati ha avuto due tre mesi di ipercontrolli agli ingressi, poi da un mese fa, tutto questo è venuto meno, perché passato un po’ di tempo l’atteggiamento cambia”. E aggiunge: ” Serve un ripensamento del nostro modo di organizzare la vita in comune nelle nostre società, perché quello che è accaduto ieri, quel tipo di minaccia è ripetibile. Mi verrebbe da dire che è una guerra civile quella in corso: una guerra civile con tutti i crismi“. Letta, poi, auspica: “L’attacco al cuore dell’Europa cambia la missione di stare insieme: fino a qualche tempo fa l’economia ha dominato il nostro stare insieme come europei. Oggi dobbiamo renderci conto che la questione della sicurezza dei cittadini diventa una missione nuova che l’Europa non ha mai avuto e non ha mai voluto darsi“
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