Marinella Ravotti, 55 anni, è stata riconosciuta dalla figlia grazie agli anelli: è ricoverata in rianimazione, un piano sotto a dove si trova il marito, Andrea Avagnina. In ospedale anche Gaetano Moscato, il "nonno eroe" che ha perso una gamba ma ha salvato i nipoti e Matilde, figlia di Carla Gaveglio, di Piasco (Cuneo), ancora dispersa
Gli italiani da rintracciare dopo l’attentato di Nizza restano 31, ma una è stata ritrovata dalla figlia. Si tratta di Marinella Ravotti, la 55enne di San Michele Mondovì di cui si erano perse le notizie. E’ ricoverata all’ospedale Pasteur, nel reparto di Rianimazione. Al piano di sopra si trova il marito, Andrea Avagnina. La Ravotti ha subito numerosi traumi e anche il viso è tumefatto. La figlia Beatrice l’ha riconosciuta dagli anelli. A renderlo noto all’agenzia Ansa è stata una cugina della donna ferita, a San Michele Mondovì. “Mia madre era ricoverata, all’ospedale Pasteur, un solo piano sotto dove c’è mio padre e nessuno me lo aveva detto” ha detto Beatrice Avagnina a Dalla vostra parte, il programma del Tg4. “Mi hanno fatto fare l’esame del Dna – ha raccontato la Avagnina, che è rientrata dalla Spagna dove lavora come interprete – per compararlo con le persone decedute e non ancora identificate”. Il padre, intanto, sarà sottoposto domani a un intervento chirurgico.
Su altri 20, invece, resta la cautela. “Sull’identità delle vittime non si sa ancora nulla, giovedì c’erano tanti italiani sulla Promenade ma non sappiamo ancora se qualcuno di loro è tra i morti” ha detto il console generale a Nizza Serena Lippi. “Da ieri notte siamo al lavoro senza soluzione di continuità in stretto contatto con le Autorità francesi e l’unità di crisi della Farnesina. L’elenco di persone non rintracciate si sta riducendo tantissimo: incrociando i dati siamo arrivati da 200 a una trentina”. Nel pomeriggio sono scesi a 20. Tre sono invece gli italiani che risultano nell’elenco dei feriti, uno in gravi condizioni. Oggi è arrivato a Nizza l’ambasciatore italiano in Francia, Giandomenico Magliano. Sono ancora 16 le vittime non riconosciute. Al momento nel bilancio totale figurano 202 feriti, di cui una cinquantina in gravi condizioni. “Al momento la situazione è molto fluida, preferisco non dare numeri esatti che potrebbero illudere o spaventare. Siamo al lavoro con le autorità francesi”, ha detto la Lippi in merito agli italiani che risulterebbero non rintracciabili. Si parla di numeri che variano dai 31 ai 27 ma sono quattro effettivamente i connazionali che risultano dispersi e di cui si hanno le generalità”.
Di sicuro fra i dispersi risultano tuttora Angelo D’Agostino e Gianna Muset, la coppia di pensionati di Voghera di 71 e 68 anni. “In ospedale tra i coscienti o con documenti non ci sono” ha scritto su Twitter la nuora della coppia, Roberta Capelli. Lei e il marito Massimiliano sono rimasti a Voghera (Pavia), in attesa di comunicazioni dalla Prefettura e nella speranza che da un momento all’altro i loro congiunti si facciano vivi. “Sono disperati, ma sperano ancora che la situazione possa risolversi al meglio”, ha dichiarato un amico di famiglia. La speranza è che i genitori siano rimasti sconvolti da quanto successo, o magari soltanto feriti. Ma con il passare delle ore cresce il timore di non ritrovarli più vivi.
Confermati i nomi dei tre italiani feriti e identificati ricoverati all’ospedale Pasteur di Nizza. Il più grave è Andrea Avagnina, cuneese di 53 anni. Sotto cure mediche anche Gaetano Moscato, 71 anni, che ha perso una gamba e Matilde, adolescente in discrete condizioni figlia di Carla Gaveglio, di Piasco, ancora dispersa. Notte difficile, poi, all’ospedale pediatrico Lenval di Nizza, dove sono ricoverati 28 minori feriti nell’attentato di Promenade des Anglais. Secondo quanto riferito a LaPresse dalla portavoce dell’istituto nella notte “cinque minori hanno avuto delle complicazioni, uno di loro è in condizioni critiche mentre un bimbo di 5 anni sta molto meglio”, ha aggiunto.