C’è un’anomalia sui registri di viaggio cartacei della stazione di Andria. E’ quanto confermano fonti investigative della Procura di Trani che indaga sulla presunta alterazione dei registri dopo lo scontro tra treni, avvenuto il 12 luglio, sulla tratta Andria-Corato che ha provocato la morte di 23 persone e il ferimento di altri 50 passeggeri. L’annotazione, modificata a penna in modo “evidente”, è quella dell’orario di partenza del treno ET1021 partito da Andria, che si è poi scontrato con l’ET1016 proveniente da Corato.

L’anomalia riguarda la collocazione dell’ora di partenza del treno di Andria (registrata alle 11:05 circa) nel cronologico degli orari. Secondo chi ha visionato i registri, la nota non rispetta l’ordine cronologico crescente che parte dal mattino e va avanti nel corso della giornata: non si trova dopo quelle delle 11 e prima di quelle delle 11:30, ma – modificata a penna – è posizionata molto prima. Per questo è ritenuta sospetta, la modifica può essere avvenuta in qualsiasi momento, anche dopo la diffusione della notizia del disastro.

Domani 17 luglio, nella sede della Procura della Repubblica di Trani, si terrà l’interrogatorio dei due capistazione, Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, rispettivamente in servizio ad Andria e a Corato al momento dello scontro, indagati insieme ad altre quattro persone per disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose. Non è tuttavia certo che gli interrogatori si svolgano effettivamente. L’avvocato Roberto Massimo Chiusolo, difensore di Porcelli, ha chiesto il rinvio perché il legale è impegnato in un’altra udienza. A rischio anche l’audizione di Piccarreta per motivi di salute che deriverebbero proprio da quanto accaduto.

 

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