L’auto elettrica stradale più veloce del mondo? Copre i 400 metri da fermo in 9.86 secondi con una velocità di uscita di quasi 194 km/h grazie ai 1627 Nm di coppia motrice erogati dal motore. No, non è una delle Tesla di Elon Musk e non ha nemmeno l’aspetto di una supercar a dire il vero, anzi…
Si tratta di una versione (pesantemente) modificata ed elettrificata di una Enfield 8000, una microcar di fabbricazione inglese costruita in appena 120 esemplari ai tempi della crisi petrolifera degli anni ’70: all’epoca sotto al cofano c’era un motore da appena 8 CV di potenza, mentre quello che la equipaggia ora ne eroga 800, gli stessi che le permettono di toccare i 160 km/h da fermo in meno di 6 secondi: roba da Lamborghini Aventador, McLaren’s 650S o Porsche 911 Turbo S, nonostante la vettura continui ad essere esente da tassazioni e dalla congestion charge londinese.
Questa piccola bomba ad elettroni è stata ideata da Jonny Smith, giornalista televisivo inglese co-conduttore del celebre programma inglese di motori “Fifth Gear”. Per la costruzione di questo bolide green Jonny si è ispirato alla Datsun elettrica di John Wayland (originario di Portland, Oregon), detentrice del precedente primato sul quarto di miglio, pari a 10.25 secondi.
La Enfield in questione, ora soprannominata “Flux Capacitor” – come il famoso Flusso Canalizzatore che permetteva alla DeLorean di Marty McFly di viaggiare nel tempo – è stata acquistata da Jonny Smith quattro anni fa, completamente restaurata ed ovviamente rivista nel power-train: sotto al cofano ci sono batterie a ioni di litio in grado di generare 2000 ampere e 400 Volt inviati ad una coppia di motori elettrici da 9 pollici di diametro collegati alle ruote posteriori.