L'associazione dei consumatori ipotizza il concorso in aggiotaggio e l'omissione di rapporto alla procura. Il Tar della Lombardia aveva dato ragione all'organizzazione, sospendendo gli aumenti delle tariffe da luglio, mentre l'authority aveva risposto chiedendo la revoca del provvedimento
E’ guerre a distanza tra Codacons e l’Autorità per l’Energia. Dopo che il Tar della Lombardia ha dato ragione ai consumatori, sospendendo gli aumenti delle tariffe luce da luglio, e l’authority ha risposto chiedendo la revoca del provvedimento, il Codacons è tornato all’attacco e si è presentato in procura. L’associazione ha deciso di depositare una denuncia contro i vertici dell’Autorità stessa. “Chiediamo alle procure della Repubblica di Roma e Milano di accertare il comportamento dell’Authority relativamente ai rincari delle tariffe di luce e gas e alle speculazioni realizzate dai grossisti dell’energia – spiega il presidente Carlo Rienzi – Nello specifico vogliamo sapere se siano o meno ravvisabili eventuali fattispecie come concorso in aggiotaggio e omissione di rapporto alla procura”.
Secondo il Codacons, non solo l’Autorità per l’Energia ha autorizzato incrementi tariffari sulla base di presupposti errati e illeciti, ma ha deciso di contrastare l’azione della magistratura e degli utenti, annunciando istanza di revoca della decisione del Tar. L’Autorità inoltre, conclude il Codacons, sulla base dell’articolo 361 del codice penale, aveva l’obbligo di trasmettere alla Procura della Repubblica tutti gli atti sulle speculazioni realizzate dai grossisti. “Il perché non sia stato fatto non è dato sapere – prosegue Rienzi – ma nell’interesse di 30 milioni di utenti vittime di rincari ingiusti delle bollette crediamo sia doveroso rivolgerci alle procure affinché sia fatta chiarezza, così come richiesto anche dal governo”.