Andrea Bonomi ci ripensa. Nel giorno in cui viene ufficializzato che l’offerta di Urbano Cairo ha raccolto adesioni pari al 48,82% del capitale dell’editrice del Corriere della Sera, la cordata dei soci storici di Rcs da lui guidata ha infatti presentato un esposto alla Consob e alla Procura di Milano. Bonomi, Mediobanca, Della Valle, Pirelli e UnipolSai chiedono di “verificare se vi siano state irregolarità nello svolgimento dell’offerta pubblica di acquisto e scambio da parte di Cairo Communication”. Una mossa a sorpresa, visto che venerdì scorso, dopo che Borsa Italiana ha comunicato le adesioni alle due offerte, il finanziere milanese aveva riconosciuto che quella concorrente era “risultata essere prevalente“, fatto “i migliori auguri” a Cairo e aggiunto che era venuto il “tempo di pensare al bene dell’azienda che sono certo, con il supporto di tutti i suoi azionisti, saprà raggiungere buoni risultati”.
Stando a quanto emerso finora l’esposto depositato presso la cancelleria del procuratore di Milano Francesco Greco, responsabile del dipartimento reati finanziari, è identico a quello preparato per la Consob. Non vengono formulate ipotesi di reato né si denunciato fatti specifici, per cui spetterà alla Procura valutare come e se procedere.
L’esposto della cordata International Media Holding è il secondo, dopo quello presentato in modo autonomo all’authority da Diego Della Valle mercoledì sera. Il patron di Tod’s ha annunciato che chiederà “a tutte le autorità competenti di essere rassicurato sul fatto che tutto si sia svolto nel rispetto delle regole”. Secondo Il Sole 24 Ore, al centro dell’atto c’è l’operato di intermediari e fondi. In particolare quello di Equita, che è stata advisor di Cairo nell’operazione e coordinatore della raccolta ma avrebbe anche apportato le azioni Rcs che aveva in portafoglio, pari al 3,97% il 12 luglio, all’offerta del patron di La7. Equita è la società di intermediazione mobiliare di cui è presidente e socio Alessandro Profumo, ex ad di Unicredit ed ex presidente del Monte dei Paschi di Siena. In serata, poi, è emerso che Pirelli ha presentato a sua volta a Consob un terzo esposto del tutto analogo a quelli di Imh e di Della Valle.
Intanto Cairo si prepara a pagare, il 22 luglio, il corrispettivo in contanti previsto dall’offerta, pari 0,25 euro per azione. Da venerdì e fino al 28 luglio potranno essere portate all’Opas le azioni che avevano aderito all’Opa di Imh.