Tra 2010 e 2012, gli analisti dell'agenzia hanno passato informazioni a personale interno a una società a loro legata: ci sono stati nove scambi di mail relativi a reali o potenziali interventi sul rating di sei nazioni, tra cui l'Italia. Alla Slovenia, invece, non è stato permesso il tempo di fornire risposte adeguate dopo un downgrade
Multa da 1,38 milioni per l’agenzia di rating Fitch. A comminare la sanzione è stata Esma, l’Autorità europea dei mercati: l’ente ha infatti individuato “una serie di infrazioni al regolamento sulle agenzie di rating sul credito” tra settembre 2010 e febbraio 2013.
Secondo l’Esma, alcuni analisti esperti di Fitch hanno trasmesso informazioni su decisioni in merito al rating sovrano a persone di una società ad essa legata prima che venissero rese pubbliche. Tra 2010 e 2012, spiega l’autorità, gli analisti dell’agenzia hanno passato informazioni a personale interno alla Fimalac SA, società legata a Fitch, una pratica vietata dal regolamento Cra (Credit rating agencies). Nel periodo esaminato, ci sono stati nove scambi di mail relativi a reali o potenziali interventi sul rating di sei nazioni: Italia, Grecia, Francia, Irlanda, Portogallo e Spagna.
Inoltre l’Esma ritiene che nel 2012 Fitch non abbia messo in atto adeguati controlli interni allo scopo di permettere alla Slovenia, il cui rating sarebbe stato tagliato, di esaminare le motivazioni e fornire risposte. Le regole europee prevedono infatti un lasso di almeno 12 ore di tempo tra la comunicazione del taglio e la sua diffusione in pubblico.
L’Esma riconosce che Fitch ha “volontariamente intrapreso misure per garantire che simili infrazioni non si ripetano in futuro” e fa sapere di avere considerato questa circostanza come un’attenuante nel momento di stabilire la cifra della multa. L’agenzia di rating, comunque, potrà fare appello contro la sanzione.