A 15 anni dal G8 di Genova, la memoria di quei giorni divide i sindacati della polizia. Il 20 luglio il Coisp, sindacato che rappresenta circa il 7% degli appartenenti alla polizia, ha organizzato a Genova un convegno intitolato “L’estintore quale strumento di pace” e, tra i relatori, erano indicati anche il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, e Mario Placanica, l’ex carabiniere che ha sparato il colpo di pistola che ha ucciso Carlo Giuliani (l’inchiesta della Procura di Genova si concluse con l’archiviazione per legittima difesa per Placanica, ndr). Nessuno dei due si è presentato, mentre ha risposto all’invito l’assessore allo Sviluppo della Regione Liguria, Edoardo Rixi. Ma Roberto Traverso, segretario provinciale del Siap (un altro sindacato di polizia che rappresenta il 20% degli appartenenti), sottolinea che questo convegno non è rappresentativo dello stile e del pensiero degli appartenenti alla polizia. “È stato riconosciuto da tutti che – spiega – al G8 abbiamo commesso degli errori gravi, nel 2001 come polizia genovese siamo stati completamente commissariati da scelte politiche che non dipendevano da noi”. Rispetto al dibattito sul reato di tortura, Traverso commenta: “Una buona legge eviterebbe degli abusi come ci chiede anche l’Europa, ma dobbiamo evitare speculazioni politiche e strumentali come quella messa in campo da un sindacato (Coisp, ndr) che a Genova non arriva al 3% di rappresentanza”
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