Arrestato l’amministratore delegato della Cantina La Versa Spa, una delle più note dell’Oltrepo pavese, per reati di bancarotta fraudolenta prefallimentare e riciclaggio. I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Pavia, guidati dal colonnello Cesare Maragoni, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Abele Lanzanova. Oltre all’amministratore delegato, sono 4 le persone indagate.
La Cantina, attiva sin dal 1905, con sede a Santa Maria della Versa, in provincia di Pavia, aveva alle spalle altre 2 richieste di fallimento, presentate dalla Procura della Repubblica di Pavia, su istanza di due gruppi di soci e fornitori.
In un comunicato, diffuso dalle Fiamme Gialle di Pavia, si legge che le indagini “hanno consentito di disvelare un articolato meccanismo di frode e autoriciclaggio basato su fatture relative a operazioni inesistenti. L’amministratore delegato de La Versa Spa, come rilevato anche dal collegio sindacale, infatti, si sarebbe appropriato di ingenti somme sottraendole alle scarse risorse finanziarie della Cantina, peraltro già interessata da procedimenti prefallimentari”.
Il meccanismo era basato sulla simulazione di acquisti di vino da società che avevano cessato da tempo la propria attività o che non erano mai esistite. I pagamenti venivano effettuati tramite bonifici che, in uscita dai conti correnti de La Versa Spa, venivano accreditati sui conti correnti degli altri indagati. Quest’ultimi trattenevano una percentuale sulla somma ricevuta e trasferivano ciò che restava sul conto di Lanzanova. L’amministratore delegato, a questo punto, riciclava il denaro trasferendolo sui conti correnti de La Versa Financial International Spa, aumentando in questo modo il capitale della Cantina La Versa Spa.
L’arresto è la conseguenza di una controversia aperta da diverso tempo, come spiega il presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, Michele Rossetti. “Sarà la magistratura ad appurare la sua condotta ma i segnali c’erano” ha dichiarato Rossetti, che già aveva avuto dei problemi con l’ad. “Siamo stati strumentalmente attaccati a mezzo stampa varie volte da Lanzanova, che sembrava diventato l’opinionista fisso di molti giornali – e conclude – i soci di La Versa sono rimasti ancora una volta vittime delle tante promesse non rispettate e di reati su cui faranno piena luce le autorità preposte”.
Nel frattempo le indagini proseguono: perquisizioni in Lombardia ed Emilia Romagna.