He-Man and the Masters of the Universe
1981, Stati Uniti. La Mattel, l’azienda che produce la Barbie, lancia sul mercato He-Man and the Masters of the Universe, una linea di action figure basate sulle avventure fantasy-eroiche di He-Man, appunto, e di molti altri personaggi (tra buoni e cattivi) impegnati a combattere per conquistare Eternia e il Castello di Grayskull.
He-Man, l’eroe, ha il fisico muscoloso e tozzo, un caschetto biondo alla Raffaella Carrà e cavalca una tigre. Una roba talmente nonsense che Ionesco in confronto diventa un neorealista. Eppure negli anni Ottanta, nelle case dei bambini di tutto il mondo c’era almeno un pupazzo della serie. Quasi sempre He-Man e la tigre Cringer, ma anche il cattivissimo Skeletor, la sorella She-Ra (paraculo spin-off per femminucce), l’altro cattivo Hordak. Ma soprattutto i pezzi più ambiti (e costosi), cioè il castello di Grayskull, la tana di Hordak, la tana del Serpente di Skeletor. E potremmo continuare all’infinito. Sul serio, visto che alla nostra collezione non mancava assolutamente nulla.