1984. Siamo in pieni anni Ottanta e, dunque, in pieno boom della moda. Sono gli anni della riscossa degli stilisti italiani dopo decenni di predominio francese; sono gli anni di Gianni Versace, della Milano da bere che ha nella moda il suo fiore all’occhiello (oltre alle mazzette, ma quello lo scopriremo quasi dieci anni dopo). E il 1984 è l’anno in cui viene messo in commercio Gira la Moda, il gioco che permetteva a tante bambine (ma anche bambini, ammettiamolo senza problemi) di cimentarsi nel disegnare abiti. Un cerchio, che conteneva a sua volta altri cerchi concentrici, che potevamo girare a nostro piacimento fino a comporre l’outfit desiderato. Poi inserivamo il foglio e ci passavamo sopra il carboncino. Ecco pronto l’abito da colorare e ritagliare, per sentirsi un po’ protagonisti degli anni ruggenti del fashion system. Gli abiti, col senno di poi, erano porcherie immonde. Ma all’epoca non lo capivamo, per fortuna.