Mentre il terrore paralizzava le strade della città bavarese in seguito alla sparatoria nel centro commerciale Olimpia, il social di Mark Zuckerberg ha attivato la funzione per comunicare ad amici e parenti che si sta bene. Con l’hashtag #offentur - porte aperte - ci si organizza su Twitter per accogliere e offrire aiuto a chi non può tornare a casa dopo la sparatoria
Ancora una volta dopo un attentato terroristico i social media diventano protagonisti e assolvono alla funzione “sociale” contenuta nel loro nome. Mentre il terrore paralizzava le strade di Monaco di Baviera in seguito all’attacco nel centro commerciale Olimpia, Facebook ha attivato un “safety check” per comunicare ad amici e parenti che si sta bene. Con l’hashtag #offentur – porte aperte – nella città bavarese ci si organizza su Twitter per accogliere e offrire aiuto a chi non può tornare a casa dopo la sparatoria al centro commerciale.
Era accaduto anche nelle ore immediatamente successive alla strage di Nizza. Con il tag#PortesOuvertesNice Twitter invitava i cittadini ad accogliere chi sta fuggendo dopo la strage, mentre il social network di Mark Zuckerberg aveva attivato il safety check, affinché chi era riuscito a mettersi in salvo potesse rassicurare famigliari e conoscenti. A segnalare le due possibilità è anche il Comune di Nizza, che si rivolgeva ai cittadini: “Restate all’interno. Potete utilizzare l’hashtag#PortesOuvertesNice per trovare un rifugio e pensate a segnalarvi ‘in sicurezza’ su Facebook”. Il “safety check” era peraltro stato utilizzato anche dopo gli attentati di Parigi e di Bruxelles.