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Attentato Nizza, l’antiterorrismo chiede la distruzione delle immagini delle telecamere di sicurezza. Comune rifiuta

No dell'amministrazione cittadina alla cancellazione di 27mila ore di filmati che documentano anche quanto accaduto la notte del 14 luglio. Hollande: "10mila militari in più a vigilare le feste d'estate. Richiamati anche altri 15mila riservisti"

La richiesta della sotto-direzione antiterrorismo (Sdat) alla municipalità di Nizza era stata molto chiara: distruggete 27mila ore di immagini registrate da sei telecamere di sicurezza installate nella zona dell’attentato terroristico che giovedì 14 luglio ha ucciso 84 persone sulla Promenade des Anglais, eliminando anche i fotogrammi che l’hanno documentato. Il motivo: la volontà di evitare che siano divulgate in modo incontrollato, e finire per essere usate anche dalla propaganda dell’autoproclamato Califfato, molto attivo sul fronte dei videoclip su internet. Ma l’amministrazione della città francese, ha scritto il quotidiano Nice Matin, si è opposta e per bocca del suo avvocato Phlippe Blanchetier ha fatto sapere che non lo farà. Ma non solo. Perché il legale ha chiesto al procuratore della repubblica di Nizza di porre sotto sequestro i fotogrammi “al fine di non ipotecare eventuali altri procedimenti che potrebbero essere aperti al di là di quello strettamente legato all’attentato”.

Intanto il presidente della Repubblica François Hollande parla di nuovo ai francesi. Difende il governo, promette che l’Eliseo farà “piena chiarezza” sulla strage del 14 luglio e assicura che “uniti vinceremo” la lotta al terrorismo. Poi l’annuncio: insieme al governo ha deciso di portare a 10mila i militari impegnati durante l’estate nella vigilanza a feste, eventi popolari, luoghi di svago: “Insomma, tutti i luoghi dove saranno i francesi e i turisti stranieri che dobbiamo accogliere”. Ma non solo: Hollande ha anche già fatto appello “alla riserva operativa della gendarmeria e della polizia, 15mila uomini e donne saranno mobilitati, dalla fine di questo mese” per integrare il dispiegamento di sicurezza sul territorio.

Hollande parla ai cittadini chiedendo di “fare blocco“, per essere “forti e uniti”. “E’ così che vinceremo” il terrorismo. “La minaccia – aggiunge il capo dello Stato – durerà, non riguarda solo la Francia, molti paesi oggi ne sono vittime. Ma noi dobbiamo difenderci qui, sul nostro territorio, dobbiamo proteggerci”. Il presidente francese sembra parlare in risposta alle prime incrinature nella consueta unità del popolo francese, con i leader dell’opposizione che attaccano i socialisti e i fischi indirizzati al premier Manuel Valls durante le commemorazioni sulla Promenade des Anglais. “I terroristi – sottolinea Hollande – vogliono farci rinunciare alla libertà e allo stato di diritto, anche su questo terreno ci mettono alla prova, per fare in modo che ci possano essere discordia, confronto, e stigmatizzazione di una religione, in particolare l’Islam, che ha il suo posto nella Repubblica, mentre l’islamismo e il fondamentalismo sono il nostro nemico”.

L’Isis, precisa Hollande, ha rivendicato l’attentato di Nizza e non c’è “alcun dubbio” che Mohamed Bouhlel – il killer – si sia “ispirato alla loro propaganda”. “Il fondamentalismo è il nostro nemico”, ha detto ancora il capo dello Stato, aggiungendo: “Chiudere i luoghi di culto che fomentano odio e intolleranza l’abbiamo già fatto e continueremo a farlo”. Quanto alla guerra allo Stato islamico, Hollande ha annunciato l’intenzione di fornire mezzi di “artiglieria” all’Iraq per contrastare i terroristi nella regione. Inoltre, a “fine settembre” tornerà nella regione la portaerei Charles-de-Gaulle. “Questo permetterà di intensificare i raid con gli aerei da caccia Rafale sui gruppi terroristici in Siria e in Iraq“.