“Faventibus ventis” è il motto della goletta Palinuro della Marina Militare Italiana, ormeggiata dal 15 al 17 luglio nel porto di Crotone. Augurio di venti favorevoli, propiziatorio per la città pitagorica? “Una brezza purificatrice ha spazzato via malessere e degrado trasformando questo piccolo capoluogo della provincia calabrese nella Città Europea della Vela” ci racconta Gabriella Cantafio, giornalista freelance crotonese doc.
46 nazioni, 300 giovani atleti, circa 2000 persone tra familiari e personale tecnico: sono le cifre di Crotone per gli Optimist European Championship, i campionati europei di vela che dal 15 al 22 luglio hanno visto giovani campioni (grazie alla formula open provenienti anche da paesi extraeuropei come Hong Kong, Canada, Messico, Azerbaijan…) solcare con le proprie imbarcazioni le acque cristalline dello Jonio. Un evento mondiale importante per i velisti che si sono contesi il titolo europeo e un’occasione imperdibile per la città di Crotone che, dopo la Carnival Race di febbraio 2016 e la massima serie calcistica conquista ad aprile, s’è fatta trovare pronta in fatto di crescita e sviluppo, quasi a voler indossare il suo vestito migliore.
Il porto turistico è stato trasformato nel Crotone Sailing Stadium, riqualificato e attrezzato con dodici pontili, un nuovo scivolo di 120 mq per calare le imbarcazioni a mare, una cittadella dedicata ai giudici di gara, tensostrutture per i briefing, un parco commerciale, e un lounge bar adibito in una vecchia rimessa.
“Un lungo viale in cui svettano le bandiere di tutte le nazioni in gara, costeggiato da piante di ulivo, ha condotto Crotone verso il tetto del mondo. A tenere per mano gli atleti ospiti e cittadini entusiasti il condottiero del Club Velico di Crotone, Francesco Verri, affiancato dalla squadra con cui dal 2012 educa i giovani allo sport sano. E sostenuto dalla neo insediata amministrazione comunale, dall’Autorità Portuale di Gioia Tauro, dalla Regione Calabria e dalla Capitaneria di Porto” spiega con profondo orgoglio Gabriella Cantafio sottolineando come per assicurare il successo dell’evento ma soprattutto per cogliere l’occasione per rilanciare l’antica città della Magna Grecia si è creata una rete di cooperazione tra privati, volontari, istituzioni ed associazioni di categoria. “Cittadini volenterosi hanno ripulito il lungomare da rifiuti ed erbacce, adornando zone malmesse con vivaci installazioni di fiori e materiale di riciclo; Confcommercio ha allestito stand degustativi di prodotti tipici, e distribuito nei ristoranti aderenti il menu Sailing Through Calabria’s Flavours creato appositamente per l’evento in lingua inglese con tipicità del territorio a chilometro zero; Confindustria già dallo scorso anno ha installato pannelli informativi dotati di QRCode nei principali luoghi di interesse storico-culturale della città”.
“La cittadina calabrese, che annaspa tra crisi economica e disoccupazione irrefrenabile” – prosegue “tenta di riemergere da quelle stesse acque che rappresentano il suo bene più prezioso. Il mare è divenuto il leitmotiv della rinascita: un’onda cavalcata anche dagli sponsor, tra cui la Bper che ha allestito una mostra di opere di artisti crotonesi ispirate al mare, e il Maestro Orafo Gerardo Sacco che ha dedicato ad Eolo, dio del vento, una linea di preziose creazioni. Crotone così sui fondali del mar Jonio, tra reperti archeologici e rifiuti tossici, ha trovato la chiave per riaprire il vecchio baule un po’ arrugginito che contiene l’antidoto per far risplendere l’antica Kroton ove Pitagora fondò la sua scuola filosofica nonché terra natia dell’atleta olimpico Milone. In questi giorni il vento ha soffiato forte, il sole splendeva in un cielo terso, e le regate hanno regalato forti emozioni. L’Italia ha conquistato un oro e un bronzo, e ha condiviso il podio con i giovani atleti maltesi, greci e tedeschi, premiati tutti dalla campionessa olimpica di windsurf, Alessandra Sensini, durante la cerimonia conclusiva del 21 luglio. Ma un dato è inconfutabile: la vincitrice assoluta è la città di Crotone”.