L’ultimo guaio della Metro C di Roma è affiorato nell’ottobre del 2015. Un muretto di epoca romana, poi datato all’era dell’imperatore Adriano. Un pezzetto di opus reticolatum tipico in città nei due secoli a cavallo della nascita di Cristo, sporgeva proprio nel perimetro dove si stava scavando la stazione di Amba Aradam, mediana tra San Giovanni e il Colosseo. I saggi di scavo, condotti per l’intera tratta solo in questo posto e nell’area prossima all’Anfiteatro Flavio (circostanza che fece inorridire Raffaele Cantone che ne denunciò lo scandalo nella nota relazione Anac di condanna dell’intero appalto ferroviario), nulla avevano rilevato
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