È una notizia che la comunità medica aspettava da tempo. La federazione nazionale degli ordini dei medici, Fnomceo (l’associazione che riunisce i singoli ordini dei medici delle province italiane) ha emanato un comunicato nel quale non solo sottolinea la loro posizione nei confronti delle vaccinazioni (che è ovviamente la posizione della scienza) ma ribadisce che i medici che non seguiranno le evidenze scientifiche, sconsigliando le vaccinazioni senza motivi validi, potranno essere sanzionati e persino radiati (non potranno più esercitare la loro professione). Non è una bella notizia. Che debba esserci la minaccia di una sanzione per ricordare che un medico deve essere un uomo di scienza e non uno stregone, infatti, è un po’ triste ma si sa, ignoranza e sete di denaro spesso fanno miracoli e così esistono medici che, approfittando della loro professione, diventano paladini dell’alternativo, fenomeno non solo italiano ovviamente, tanto che recentemente un medico francese antivaccinista è stato radiato dal suo albo.

Sì, nonostante sembri assurdo, ci sono medici che usano cure senza effetti dicendo che curano tutto, dicono che i vaccini fanno male ed inventano teorie che sono semplicemente campate in aria. Il cittadino, la persona che non ha competenze mediche, leggendo queste affermazioni resta confuso, disorientato, non sa distinguere la realtà dal delirio e così non sa di essere una cavia nelle mani di un furbetto, anzi è convinto di avere di fronte un genio ribelle. Le istituzioni hanno il dovere di proteggere i cittadini da persone disoneste, di non permettere che qualcuno, forte della sua posizione, inventi teorie a suo vantaggio (economico) e quindi il provvedimento è assolutamente giustificato e logicoNon stiamo parlando di errori medici (questi possono succedere e nella loro gravità sono un limite umano) ma di imbrogli consapevoli e pubblici che mostrano anche completa indifferenza alle leggi dello Stato. Tutto questo incide sulla salute della persona e della comunità, un medico che diffonde informazioni false non solo non sta facendo il suo dovere ma rappresenta un pericolo pubblico.

Non esiste una categoria esente dagli imbroglioni, i medici sono esseri umani, fortunatamente in Italia abbiamo un buon livello di competenza ma tra loro ci sarà sempre chi dice sciocchezze, chi addirittura mente pubblicamente e chi diffonde paure e c’è pure chi è completamente impreparato alla professione. Chi permetterebbe ad un meccanico di montare i freni dell’automobile al contrario perché questa è la “sua opinione”? Chi giustificherebbe un motociclista a correre sui marciapiedi perché a lui “sembra giusto così”? Eppure anche tra i medici ci sono quelli che vanno controcorrente sul marciapiede rischiando di investire le persone. In Italia i medici antivaccino sono pochissimi (ma come sempre fanno molto rumore perché hanno bisogno di pubblicità per ottenere pazienti), c’è quello che da anni cura l’autismo con l’omeopatia, l’altro che dice di aver scoperto che ci sono vaccini pericolosissimi, una che per l’autismo prescrive delle diete, tutto ufficialmente e pubblicamente e solo sulla base di loro convinzioni personali (e senza nessun effetto benefico sulla salute). Questi non sono medici ma venditori di illusioni ed un imbonitore non può far parte di una categoria con dei doveri delicatissimi.

Cosa dovrebbe fare l’ordine in questo caso? Controllare e, se necessario, impedire a quel professionista di danneggiare i suoi pazienti. Si parla di vaccini ma ovviamente questo deve valere per tutto. Un medico che propone una cura notoriamente inutile è da sanzionare, uno che opera con uno strumento obsoleto e pericoloso è da sanzionare e questo non è punitivo per il ciarlatano ma protettivo per il cittadino e sono infatti sempre di più le persone che chiedono più attenzione a questi temi, la gente vuole sapere che la propria salute è nelle mani di persone perbene e preparate.

Ovviamente c’è chi, scandalizzato, grida alla censura, secondo queste voci afflitte con queste sanzioni si impedirebbero le opinioni personali e si censurerebbero le idee “diverse” ma anche questa è una scusa, in medicina c’è spazio per tutte le opinioni ma, finché non si trasformano in scienza, restano pareri personali, non valgono niente. Per affermare che ha ragione un medico ha un mezzo eccezionale per farlo: la pubblicazione scientifica. Dimostri di avere ragione o taccia. Semplice. Sapete quante pubblicazioni scientifiche hanno questi medici che confermano le loro tesi? Zero, neanche una anche mettendoli tutti assieme il risultato del loro lavoro è zero pubblicazioni scientifiche e centinaia di euro in tasca. Quello che si dice lavorare per l’umanità.

L’ordine dei medici è un’istituzione che esiste per favorire il decoro della professione, per migliorare culturalmente i medici, per tenere i rapporti con la società. Uno dei suoi compiti è quindi quello di assicurare al cittadino che un medico, iscritto all’albo, agisca correttamente, onestamente e con competenza, che rispetti la deontologia.

Dal punto di vista scientifico è chiaro che la vaccinazione sia un metodo efficace e sicuro per prevenire malattie infettive che possono diventare anche gravi. Chi dice il contrario quindi va contro l’evidenza scientifica, sta proponendo ai suoi pazienti una sua teoria personale, falsa scientificamente e quindi, visto il campo, pericolosa. Per questo motivo mi sembra che la posizione della Fnomceo sia non solo positiva ma anche necessaria. Non solo serve a salvaguardare la dignità e professionalità dei medici onesti e preparati, che sono la maggioranza ma serve a salvaguardare la salute del cittadino, a garantirgli che il suo medico sia un professionista serio e non uno stregone.

La deontologia medica (l’insieme delle norme che regolano la professione) dice esplicitamente che il medico deve avere come obiettivo principale la salute del suo assistito e che è vietata la prescrizione di cure o comportamenti che vadano contro l’evidenza scientifica. Chi sconsiglia i vaccini (senza motivo) o chi propone cure miracolose va contro, pubblicamente, le regole della medicina e si ricordi sempre che non è un “ribelle” o un genio incompreso come lui vuole fare credere (o avrebbe pubblicato le sue tesi confermandole come vere) ma molto più semplicemente un furbetto che ha trovato nel cittadino bisognoso di cure una fonte di guadagno facile. La radiazione potrebbe essere un metodo burocratico per impedirgli di fare ulteriore male, resta però la coscienza che questi medici sembrano aver dimenticato. Per quella non c’è legge che funzioni.

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