Gli abitanti di un villaggio di Anxi County nel sud-est della Cina, nella provincia di Fujian, hanno catturato un pitone gigante lungo oltre 4 metri. Il rettile aveva già ingoiato una capra che pesava più di 40 chili. Il serpente dopo la cattura è stato messo nello zoo locale
Cronache Bestiali - 31 Luglio 2016
Pitone gigante di oltre 4 metri ingoia capra di 40 chili. Catturato da contadini in Cina
La Playlist Cronache Bestiali
- 14:05 - Marseglia (UniPv): "Dieta è terapia appannaggio di noi pediatri"
Roma, 9 ott. (Adnkronos Salute) - "Investire in politica sanitaria nei primi anni del bambino porta a un miglioramento della vita negli anni successivi. Chi mangia bene sin dalla tenera età, anche a scuola, non andrà incontro al diabete, non avrà la sindrome metabolica, cioè ipertensione, fegato grasso, non diventerà mai un soggetto obeso. La dieta deve essere considerata a tutti gli effetti una terapia, che è appannaggio assoluto del pediatra". Lo ha detto Gianluigi Marseglia, direttore della Clinica Pediatrica dell'Università degli Studi di Pavia, Fondazione Irccs Policlinico San Matteo, e direttore della Scuola di specializzazione in Pediatria dell'Università di Pavia, nonché presidente del Collegio nazionale dei direttori delle Scuole di Pediatria, intervendo questa mattina al Senato in occasione della conferenza stampa 'Da buone pratiche regionali a linee guida nazionali sull'alimentazione dei bambini negli asili nido', promossa dal vice presidente del Senato Gian Marco Centinaio.
Marseglia ha ricordato che l'Italia è "il terzo Paese in Europa per numero di bambini in sovrappeso o obesi. Per questo motivo, gli oltre 4.000 giovani pediatri che si stanno formando nelle scuole di specializzazione sono orientati verso la nutrizione trasversale nel corso dell'età evolutiva. E questo perché la nutrizione è una terapia patrimonio culturale del pediatra". Poi, "ovviamente, l'obiettivo da un punto di vista nutrizionale è quello di creare una rete comune. Non è possibile che esistano differenziazioni anche gestionali nella ristorazione scolastica tra diverse regioni", conclude.
- 14:04 - Cimmino Caserta (Plasmon): "Programma Academy modello condiviso"
Roma, 9 ott. (Adnkronos Salute) - "Il programma Academy rappresenta un esempio virtuoso di collegamento tra le istituzioni, le società scientifiche, gli operatori della filiera, i giovani professionisti, i media e le aziende. E' la consapevolezza di un'azienda come Plasmon, con 122 anni di esperienza, che decide quale impegno assumere per il futuro e su quali temi concentrarsi. L'obiettivo è catalizzare approcci collaborativi, superando quelli a silos, in modo che tutti gli stakeholder possano contribuire a creare un modello condiviso". Così Luigi Cimmino Caserta, responsabile dei Rapporti istituzionali di Kraft Heinz Italia - Plasmon, oggi al Senato, nel suo intervento in occasione di un incontro sul tema 'Da buone pratiche regionali a linee guida nazionali sull'alimentazione dei bambini negli asili nido', con l'obiettivo di incoraggiare le Regioni a dotarsi di specifici strumenti d'indirizzo per l'alimentazione dei bambini nelle scuole dell'infanzia e la compilazione di vere e proprie linee guida nazionali.
"Grazie al lavoro svolto" con le istituzioni, "è stato siglato un protocollo di intesa - continua Cimmino Caserta - volto a valorizzare la filiera agroalimentare per gli alimenti destinati all'infanzia. Chi acquista un alimento per l'infanzia, infatti, non sceglie solo un marchio, ma un prodotto frutto di una trasformazione di materie prime, supportata da agricoltori e allevatori. L'impegno è quindi di valorizzare la filiera italiana, che si distingue per le eccellenze normative nel settore degli alimenti per bambini. Negli ultimi anni - aggiunge - il programma si è evoluto coinvolgendo istituzioni nazionali e regionali e riunendo tutti gli stakeholder interessati a dare un contributo al progetto di filiera. Questo ha portato alla creazione di un modello, partito dalla regione Lombardia, ma che potrebbe essere applicato anche in altre regioni, in cui sono coinvolte sia le società scientifiche, che dettano le linee guida, sia quelle che contribuiscono alla formazione dei nuovi professionisti, impegnati non solo nella clinica, ma anche nella prevenzione".
Un altro aspetto rilevante "riguarda gli operatori della filiera per valorizzare una parte spesso sconosciuta del processo produttivo - sottolinea Cimmino Caserta - Ad esempio, quando si va a mangiare una pizza, si è attenti a scegliere in maniera consapevole, informandosi sull'origine degli ingredienti. Tuttavia, questa consapevolezza manca spesso quando si tratta di alimenti per bambini da 0 a 3 anni, dove diamo per scontata la qualità. In realtà, se un genitore desidera sapere l'origine della pastina che dà al proprio figlio, che potrebbe essere fatta con grano importato dal Canada o trasformata in un Paese dell'Est, dovrebbe avere accesso a queste informazioni per fare una scelta consapevole. Purtroppo - riflette - questa chiarezza manca anche nella ristorazione scolastica. Per questo stiamo lavorando per creare un modello aperto a tutti, non solo a Plasmon, ma anche a tutti gli operatori che vogliono valorizzare un percorso Made in Italy, facilitando la creazione di un percorso di eccellenza".
"Sosteniamo la filiera italiana nel piatto del bambino - prosegue Cimmino Caserta - e siamo impegnati a promuovere una corretta alimentazione soprattutto nei primi mille giorni di vita, cruciali per lo sviluppo metabolico e per la salute dell'adulto. In questo senso siamo molto soddisfatti e orgogliosi del lavoro svolto. Gli attori coinvolti rappresentano un modello virtuoso che speriamo di poter estendere a livello più ampio".
Del resto, osserva, "nel momento in cui consideriamo un brand che rappresenta un pezzo di storia di questo Paese, come Plasmon che ha 122 anni, riconosciamo che la sua missione iniziale era aiutare i soggetti fragili. Plasmon nacque come integratore per fornire proteine a bambini e anziani in un periodo in cui l'alimentazione non era adeguata. Fu creato questo prodotto per offrire supporto nutrizionale a coloro che ne avevano più bisogno. Oggi, dopo un lungo percorso, ci troviamo a fronteggiare sfide simili. Se però non mettiamo al centro della nostra attività l'aspetto rigorosamente scientifico legato alla nutrizione - rimarca - rischiamo di cadere in un percorso esclusivamente di marketing, perdendo di vista la nostra visione originaria. Uno degli obiettivi del progetto Academy è stato quello di creare uno 'zaino di salute' per la famiglia. L'idea è quella di fornire, ai bambini che vanno a scuola, informazioni utili, che ritrovano poi anche negli ambulatori medici, attraverso materiali istituzionali, non legati a specifiche aziende".
Questi materiali "diventano un investimento in salute per tutta la famiglia - evidenzia Cimmino Caserta - Quando i genitori prestano particolare attenzione a ciò che mangiano i loro figli, anche le abitudini alimentari della famiglia migliorano, fanno scelte più consapevoli anche per se stesse, come spegnere la televisione durante i pasti o evitare di dare il telefonino o l'iPad al bambino mentre mangia. Ci sono studi che dimostrano che i bambini distratti durante i pasti, ad esempio con dispositivi elettronici, hanno un tasso di obesità più elevato, perché non prestano attenzione a ciò che stanno mangiando". In questo contesto, conclude, "è fondamentale valorizzare la diversità culturale del nostro Paese. Le aziende devono impegnarsi a mantenere certi valori, come la trasparenza, affinché le famiglie possano fare scelte consapevoli".
- 13:57 - Manovra: Braga (Pd), 'compitino con tassa Meloni, oggi muore il populismo elettorale'
Roma, 9 ott (Adnkronos) - "Il Psb è l'ennesima occasione mancata: è una manovra vuota e priva di progettualità, insomma è il compitino fatto per l’Europa in cui si dice poco e quello che si dice non può che preoccuparci". Lo ha detto Chiara Braga intervenendo in aula alla Camera.
"Mentre il Paese cresce meno di quello che vi siete affannati a raccontare in questi mesi, proponete misure dal cuneo fiscale al taglio dell’Irpef, senza dire come saranno realizzate. Giorgetti conferma che aumenterete le tasse sulla casa per fare cassa mentre sulla sanità non aumenterete di un solo euro le risorse che servono a salvare il SSN", ha spiegato la capogruppo del Pd.
"I 'sacrifici' li dovranno fare sempre i lavoratori e i pensionati costretti a pagare una bella “tassa Meloni” sui carburanti – altro che eliminazione delle accise! – rinunciare alle cure mediche, vedere vuoto il carrello del supermercato e a pagare prezzi incontrollati dell’energia. Del Piano casa di cui non c’è traccia, al massimo un nuovo bel condono edilizio. Annunciate tagli pesantissimi a Comuni e Regioni e nuove privatizzazioni a partire dalle ferrovie, quelle che il Ministro Salvini non sa far funzionare e che pensate soltanto di svendere per fare un po’ di cassa”, ha proseguito.
(Adnkronos) - "Qui oggi muore il populismo con cui vi siete riempiti la bocca nelle promesse elettorali. Questo piano ci dice che così impegnati a fare la storia avete perso il senso della misura e soprattutto la misura dei vostri fallimenti”, ha concluso Braga.
- 13:51 - Moby: Onorato e figli patteggiano per bancarotta
Milano, 9 ott. (Adnkronos) - Vincenzo Onorato e i figli Achille e Alessandro, accusati di bancarotta dalla procura di Milano, hanno patteggiato nell'inchiesta sulla gestione del gruppo Cin-Moby. Assistiti dall'avvocato Pasquale Pantano, l'armatore Onorato ha patteggiato a 3 anni e 10 mesi, due anni (pena sospesa), invece, per i figli. La richiesta, che aveva ottenuto il parere favorevole del procura, è stata ratificata dal gup Luigi Iannelli. Gli Onorato, nel corso delle vicende fallimentari del gruppo, hanno versato somme considerevoli per ripianare i debiti.
- 13:49 - Csr, Tondi (Ikea Italia): "Cultura e governance nella nostra strategia di sostenibilità"
Milano, 9 ott. (Adnkronos) - "La campagna del 2011 per l'apertura dello store di Catania, nella quale si diceva che eravamo aperti a tutte le famiglie, intendendo anche le famiglie omosessuali, è indicativa di un certo tipo di cultura, che è estremamente consistente e strutturata in Ikea".
Lo ha detto Laura Tondi, sustainability manager di Ikea Italia, intervenendo al panel 'Esg tra social e washing: quando la sostenibilità diventa un diversivo', durante il Salone della Csr e dell’innovazione sociale, in corso a Milano.
"Il concetto della cultura, per noi, è fondamentale -spiega Tondi-; la svedesità che ci contraddistingue, in questo senso, rappresenta nettamente un vantaggio competitivo, in un contesto un po' più lento. Chiaramente questo non può essere l’unico elemento perché sarebbe una bellissima presa di posizione valoriale e culturale, ma poi bisogna effettivamente dare della consistenza e della struttura. Ecco perché il secondo elemento che aggiungerei è il 'setup organizzativo' e la governance, cioè una strategia di sostenibilità che sia chiara e strutturata, che abbia degli obiettivi e che abbia anche delle persone e delle figure di riferimento, così come abbiamo noi in Ikea".
- 13:49 - Università Tor Vergata, corso di laurea in Scienze della comunicazione celebra i 20 anni
Roma, 9 ott. (Adnkronos/Labitalia) - Nato nel 2004, il corso di laurea triennale in Scienze della comunicazione dell’università di Roma Tor Vergata celebra i suoi primi 20 anni accademici. Il 15 ottobre, dalle 9,30 alle 14, nell’Auditorium 'Ennio Morricone' della Macroarea di Lettere e Filosofia, si svolge una giornata per festeggiare la istituzione del corso. Ospite d’eccezione, il giornalista Gianni Riotta con un intervento su intelligenza artificiale, comunicazione e giornalismo. Previsti inoltre nel programma workshop dedicati a: ai e giornalismo, data journalism, data visualization e costruire un podcast. Tra i giornalisti ed esperti di comunicazione impegnati nel corso di laurea, ricordiamo: Marco Damilano, Michela Ponzani, Marco Ferrazzoli, Roberta Casale, Marco Palma e Giovanni Miele.
La classifica del Censis del 24 luglio 2024 relativa a tutte le università italiane statali per il 2024/2025, ha posizionato scienze della comunicazione assieme ad altri corsi di studi contigui di ateneo, al secondo posto tra tutti i corsi del nostro Paese, prima nel Lazio, facendo salire di due posti il ranking del corso che, infatti, nel biennio 2023-2024 la poneva al quarto posto. Alcuni dati recenti di scienze della comunicazione: dal 2022 al 2023 il numero di iscritti è salito da poco più di 500 a oltre 600 unità. La media di iscritti con 40 Cfu (credito formativo universitario) in un anno, al 2022, è del 38% contro una statistica inferiore al 28% del 2020. A questo dato va aggiunto che dal 2018 al 2023, la percentuale di Cfu conseguito all’estero dagli studenti regolari è cresciuto da poco più del 5% a quasi il 20%. Per quanto riguarda il dato Indicatore di regolarità degli studi (iC02), inteso come percentuale di laureati/e durante la durata normale dei corsi, si passa da un 34,5% del 2022 a un incoraggiante 46% del 2023.
A seguito dei saluti istituzionali affidati a Lucia Ceci, direttrice del dipartimento di Storia, Patrimonio culturale, Formazione e Società, alla presenza della coordinatrice del corso di laurea Claudia Gina Hassan, sono previsti gli interventi dei fondatori del corso, sempre afferenti al suddetto dipartimento: Giovanni Dessì, ordinario di Storia delle dottrine politiche, Alessandro Ferrara, ordinario di Filosofia politica e Tonino Griffero ordinario di Estetica. Durante l’evento, è prevista la proiezione dei video fatti dagli studenti del Corso di Teoria e tecnica della comunicazione pubblicitaria.
- 13:46 - Natalità, Rago (Pertini): "Contro calo nascite cultura fisiologia della riproduzione"
Roma, 9 ott. (Adnkronos Salute) - Il crollo della natalità sembra ormai avviarsi verso un declino irrefrenabile. I dati dell'Istat parlano chiaro e fotografano una media di 1,2 figli per donna. La diminuzione delle nascite rispetto al 2022 è del 3,6 %. Questo è quanto emerge dagli indicatori demografici relativi all'anno 2023 e pubblicati dall'Istat. Secondo i dati provvisori, i nati residenti in Italia sono 379mila, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille (era 6,7 per mille nel 2022). La diminuzione delle nascite rispetto al 2022 è di 14mila unità (-3,6%). Dal 2008, ultimo anno in cui si è assistito in Italia a un aumento delle nascite, il calo è di 197mila unità (-34,2%). Il numero medio di figli per donna scende così da 1,24 nel 2022 a 1,20 nel 2023, avvicinandosi di molto al minimo storico di 1,19 figli registrato nel lontano 1995.
"La situazione non è grave. E' gravissima", afferma Rocco Rago, direttore dell'Unità operativa di Fisiopatologia della riproduzione dell'ospedale Sandro Pertini di Roma e direttore del Dipartimento materno-infantile della Asl Roma 2, in occasione della XVIII edizione delle Giornate di andrologia e medicina della riproduzione, il più grande congresso di medicina della riproduzione che si tiene ogni anno a Sabaudia. "Innanzitutto - osserva Rago - c'è da dire che l'età media delle donne che vanno alla ricerca di una tecnica di procreazione assistita è arrivata a quasi 37 anni e a oltre 42 se effettua un'eterologa. Il numero medio di figli per donna è oggi a 1,2 e rappresenta il dato più basso dal dopoguerra. Anche se è ancora una stima, quella del 2024 ci porta tra i 350 e i 360mila nati, quindi verso un dato già fortemente negativo rispetto al 2021 che era di 399mila nuovi nati. Teniamo presente che nel 1964 in Italia nascevano 1 milione e 350 mila nati. Nel 2024 quel milione ce lo siamo persi".
I dati sono allarmanti e ci raccontano che la posticipazione delle nascite è un fenomeno di significativo impatto sulla riduzione generale della fecondità, dal momento che più si ritardano le scelte di maternità più si riduce l'arco temporale disponibile per le potenziali madri. "L'età anagrafica in cui si ricerca una gravidanza si è spostata in avanti di 10 anni - continua l'esperto - e a questa si aggiungono le patologie oncologiche, gli stili di vita e anche le abitudini culturali che sono cambiate nel desiderio di una gravidanza". Tutti questi fattori fanno si che la difficoltà di concepimento e l'infertilità di coppia siano sempre più al centro dell'attuale dibattito.
Dal momento che molte persone non conoscono le cause dell'infertilità, sensibilizzare l'opinione pubblica è una sfida cruciale. Stereotipi e idee sbagliate, in particolare tra le giovani generazioni, rischiano di intaccare il progetto di un figlio. Anche la stessa concezione della scienza come soluzione sempre e comunque efficace può portare a sottostimare elementi come il calo di fertilità legato all'avanzare dell'età.
Per cercare quindi di invertire questo trend negativo, spiega lo specialista, "dobbiamo iniziare col diffondere una cultura della fisiologia della riproduzione, spiegando alle giovani generazioni che la donna ha un orologio biologico che ha una sua scadenza. Non tutti infatti sanno che sopra i 35 anni inizia un calo della fertilità e che se si desidera avere un figlio bisogna cominciare a pensarci prima di quell'età. Non sarà una cosa che faremo in un anno, ma nei decenni successivi, iniziando piano piano a modificare già da ragazzi quella che può essere la cultura della fertilità. Bisogna essere consapevoli che nella vita si fanno delle scelte: se si decide di avere una vita incentrata sul singolo va benissimo, ma se poi questa non combacia col desiderio di una gravidanza, allora è una cosa di cui si deve essere informati".
"Un'altra attività su cui sarebbe necessario investire - aggiunge - sono le infrastrutture che dovrebbero essere messe a supporto della donna che vuole lavorare anche avendo uno o più figli. Oggi non abbiamo più quella famiglia allargata che avevamo una volta e che consentiva alle donne di tornare a lavoro lasciando i propri figli accuditi da nonni e parenti. Oggi c'è necessità di avere dei servizi accessibili, sia da un punto di vista economico, sia da un punto di vista della presenza di questi servizi".