Il candidato dei repubblicani alla Casa Bianca non esita ad attaccare la famiglia di un militare di fede islamica caduto in guerra. Il padre, Khizr Khan, lo aveva accusato di non aver fatto nulla per difendere gli Stati Uniti e la Costituzione
Si chiude la stagione delle Convention e la campagna elettorale per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti entra nel vivo. Nel giorno in cui Hillary Clinton accusa la Russia di aver hackerato i server del partito Democratico, Donald Trump è protagonista di una nuova incandescente polemica. Il candidato dei repubblicani alla Casa Bianca non esita ad attaccare la famiglia di un militare americano di fede islamica caduto in Iraq nel 2004. Il padre del soldato, Khizr Khan, ha accusato, durante la convention democratica, il candidato repubblicano di non aver fatto nulla per difendere gli Stati Uniti e la Costituzione. L’uomo ha tenuto il suo discorso con accanto la moglie Ghazala, e con il volume della Costituzione americana in mano, ha criticato Trump e la sua proposta di bloccare l’ingresso dei musulmani negli Stati Uniti per combattere la minaccia del terrorismo jihadista.
“Io ho fatto molti sacrifici. Ho lavorato sodo, ho creato migliaia di posti di lavoro”, ha replicato Trump in un’intervista a This week della Abc News. Poi ha attaccato la madre del soldato caduto in Iraq: “Mi sarebbe piaciuto sentire anche la moglie parlare, abbiamo visto la moglie che stava lì senza dire nulla, probabilmente non le è stato permesso”, ha detto il tycoon, suggerendo implicitamente che sia stato il marito musulmano ad impedire alla moglie di esprimersi
I was viciously attacked by Mr. Khan at the Democratic Convention. Am I not allowed to respond? Hillary voted for the Iraq war, not me!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 31 luglio 2016
Le parole di Trump hanno suscitato la replica di Khan, che dopo il potente discorso di giovedì scorso a Filadelfia sta rilasciando diverse interviste ai media americani. “Trump – ha detto – ha un’anima oscura e non è adatto assolutamente a dirigere questo Paese. Ha mostrato quello che è veramente, mancando di rispetto ad una delle madri più degne di rispetto di questo Paese”, spiegando che la moglie ha deciso di non parlare perché “a livello fisico ed emotivo” ancora non riesce a parlare del figlio ucciso in guerra senza crollare. Khan ha anche rivolto un appello “ai concittadini americani” esortandoli a non cadere nel tranello di Trump. “I repubblicani – ha spiegato – ci sono caduti, chiedo loro di ripensarci, di ripudiare questo candidato, è un dovere morale. Questo è il mio Paese, Trump non sa che la maggioranza dei musulmani sono le vittime del terrorismo e lo condannano. Ignora che vi sono musulmani americani che sono dei patrioti e sono pronti a dare la vita per questo Paese. La nostra famiglia è la prova di questo”, ha concluso criticando ancora la proposta del magnate di vietare l’ingresso negli Usa alle persone di fede islamiche.
E dopo essere stata attaccata e offesa, anche Ghazala Khan, madre del soldato americano di fede musulmana morto in Iraq nel 2004, ha deciso di replicare al candidato repubblicano alla presidenza. E lo ha fatto con un editoriale sul Washington Post, nel quale spiega perché non ha preso la parola alla convention, chiedendo: “Ha mai letto la Costituzione degli Stati Uniti?”.“Questa è la mia risposta a Donald Trump – scrive – Perché, anche senza dire nulla, tutto il mondo, tutta l’America, ha sentito il mio dolore. Donald Trump ha detto che forse non mi è stato permesso di dire nulla. Questo non è vero, mio marito mi ha chiesto se volevo parlare, ma io gli ho detto che non potevo. La mia religione insegna che tutti gli esseri umani sono uguali agli occhi di Dio, marito e moglie sono l’uno parte dell’altra”. “Quando Donald Trump parla di Islam, parla da ignorante – conclude la donna, di origine pachistana – Se studiasse il vero Islam ed il , tutte le idee che ha dei terroristi cambierebbero, perché il terrorismo è una religione diversa. Donald Trump dice che ha fatto molti sacrifici. Lui non sa cosa significhi la parola sacrificio”.