E' quanto previsto da un emendamento al ddl Concorrenza appena approvato dalla Commissione Industria del Senato. Sconti in arrivo sulle tariffe per chi monterà il dispositivo sulla propria auto, così come per gli automobilisti virtuosi del Mezzogiorno
Entro un anno la scatola nera dovrà equipaggiare tutti i veicoli in circolazione, cominciando da quelli pubblici per poi estendersi progressivamente ai privati. E’ quanto previsto da un emendamento al disegno di legge Concorrenza, nel capitolo che riguarda le assicurazioni rc auto, appena approvato dalla Commissione Industria del Senato. Che a settembre approderà nell’aula del Senato per poi tornare alla Camera per una seconda approvazione.
Tale emendamento conferisce la delega al governo per l’adozione di uno o più decreti legislativi al fine di stabilire “la progressiva estensione dell’utilizzo dei dispositivi elettronici, con priorità sui veicoli che svolgono un servizio pubblico o che beneficiano di incentivi pubblici e, successivamente, sui veicoli privati adibiti al trasporto di persone o cose”. Il tutto, entro i prossimi 12 mesi.
Un subemendamento chiarisce inoltre che “i costi di installazione, disinstallazione, abbonamento annuale, spese di funzionamento, sostituzione e portabilità sono a carico dell’impresa assicuratrice”. Costi che, è la preoccupazione della Codacons, potrebbero essere “traslati sugli utenti finali, attraverso incrementi occulti di tariffe e prezzi e aggravi di spesa per la collettività”. D’altro canto, tuttavia, sono previsti sconti obbligatori sulle tariffe rc auto per chi monta la scatola nera, e a deciderne l’entità saranno le stesse compagnie assicurative sulla base di criteri fissati in un regolamento.
Nel ddl Concorrenza sono previsti anche sconti per gli automobilisti virtuosi, ovvero quelli che negli ultimi quattro anni non abbiano provocato incidenti con responsabilità esclusiva, principale o paritaria. E che risiedano nelle province “ad alto tasso di sinistri stradali”, spesso nel Mezzogiorno. Sono previste multe per le assicurazioni che non applicano gli sconti secondo i criteri che l’Ivass dovrà emanare “entro 90 giorni” (e non più 120) dall’entrata in vigore del ddl Concorrenza“: vanno da un minimo di 10 mila a un massimo di 80 mila euro.