Smuravano gli sportelli bancomat con la tecnica della spaccata, utilizzando cioè carroattrezzi e furgoni rubati. Otto persone sono state arrestate questa mattina dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma e altre tre denunciate a piede libero per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti. I componenti della banda sono tutti rom, residenti nei vari campi nomadi della Capitale. L’indagine era partita lo scorso gennaio, quando ci fu un incremento vertiginoso dei furti di bancomat e casse continue, in particolare nel Lazio e in Toscana, tutti compiuti con la stessa tecnica. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, anche con l’ausilio della componente tecnico-scientifica e con l’utilizzo di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno così accertato l’esistenza della banda criminale che era composta da diversi gruppi. La banda inoltre poteva contare sull’aiuto di parenti e amici residenti nei vari campi nomadi a Roma e non solo, che garantivano il supporto logistico. I componenti della banda, descritti dai Carabinieri come “spavaldi e molto violenti”, compivano accurati sopralluoghi in prossimità degli obiettivi, che venivano selezionati in base alla loro ubicazione e alla presenza o meno di vie di fuga. Subito dopo, individuavano il carro attrezzi da rubare per compiere la spaccata e poi lo abbandonavano nelle campagne della periferia romana. In alcuni casi inoltre, i danni causati dal carroattrezzi hanno compromesso la stabilità degli edifici in cui erano installati gli sportelli bancomat e i vigili del Fuoco sono stati costretti ad evacuare le famiglie che vivevano negli appartamenti dei palazzi
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