L'imprenditore sudafricano ha "attivato" parte dell'impianto nel Nevada che dal 2018 potrà produrre mezzo milione di auto elettriche all'anno. Contestualmente, sta completando la fusione con la più importante azienda di pannelli fotovoltaici degli Usa
Il Master Plan di Tesla passa per la Gigafactory e SolarCity: sembra la trama di un copione cinematografico da film fantascientifico – teletrasportami Spock! – ma in realtà si tratta del futuro della mobilità ad impatto zero secondo Elon Musk. Intanto Tesla e SolarCity stanno per diventare una cosa sola, ma lo vedremo dopo.
Da poche ore, infatti, è attiva la suddetta super-fabbrica di vetture a motore elettrico, in cui sono stati investiti ben 5 miliardi di dollari. Per essere precisi solo una frazione dell’impianto – ancora in fase di costruzione in Nevada – è stata attivata, pari a meno del 14% dell’intero progetto. Quando ruspe e camion lasceranno definitivamente il sito, la Gigafactory – dove lavoreranno 6.500 persone – sarà in grado di sfornare circa mezzo milione di vetture l’anno, a partire dal 2018 secondo i piani di Musk, proprietario del 19% del brand di Palo Alto.
Inizialmente questo polo produttivo assemblerà batterie al litio e verrà progressivamente ampliato fino alle dimensioni finali (che dovrebbero renderlo il secondo edificio con la superficie più grande del mondo, oltre 500.000 metri quadri) per poi essere completamente ricoperto da pannelli fotovoltaici; gli stessi che, teoricamente, dovrebbero assicurare alla struttura l’energia sufficiente per essere alimentata in maniera indipendente dal resto della rete elettrica.
A proposito di fotovoltaico, come dicevamo all’inizio Musk ha raggiunto l’intesa per l’acquisizione di SolarCity (di cui l’imprenditore sudafricano è presidente e principale azionista, con una quota del 22%), l’azienda costruttrice di pannelli fotovoltaici più importante degli USA: un’operazione da 2.3 miliardi di euro. Tesla preme quindi sull’acceleratore per diventare una compagnia in grado di fornire servizi e prodotti ecosostenibili ai suoi clienti: primo fra tutti le batterie domestiche “Powerwall”, dove verrà stoccata l’energia elettrica prodotta dal sole ed usata per alimentare le Tesla del futuro.
L’accordo fra le due società deve essere ancora formalizzato, ma la transazione dovrebbe terminare in autunno e dare ufficialmente avvio alla seconda parte del piano di Musk di cui vi abbiamo parlato nel dettaglio una settimana fa.