Si era candidata da indipendente contro e ha vinto con oltre un milione di preferenze in più rispetto al secondo arrivato. Dovrà traghettare la metropoli verso i Giochi olimpici del 2020
Trasparenza nella gestione dei soldi pubblici, revisione del budget delle Olimpiadi del 2020, e riduzione dello stipendio di governatore. Sono questi i principali tre punti del programma di governo di Yuriko Koike, 64anni, prima donna governatore di Tokyo. E’ stata eletta dopo una campagna elettorale con ben 21 candidati, tra cui l’ex ministro degli Interni, Hiroya Masuda, sostenuto dall’establishment del partito liberal-democratico, la prima forza al governo del Giappone di cui Koike è pure esponente. Koike è anche stata la prima donna a ricoprire l’incarico di ministro della Difesa, ed era stata ministro dell’Ambiente nell’amministrazione dell’ex premier Junichiro Koizumi.
La neogovernatrice è scesa in campo da indipendente, contro il suo stesso partito (fatto che non capitava dal 1999), dopo che i due precedenti mandati al governatorato di Tokyo, sempre a guida liberal democratica, si erano conclusi travolti dagli scandali. Il governatore uscente, Yoichi Masuzoe si è dimesso per le spese esorbitanti, anche se non illegali, registrate nel corso del suo incarico, tra cui diversi fine settimana in alberghi di lusso con la famiglia e acquisti di opere d’arte. Il suo predecessore Naoki Inose dovette rinunciare alla carica dopo un solo anno nel dicembre 2013 per una donazione poco trasparente a cui seguì uno scandalo finanziario.
Gli elettori di un territorio che produce un quinto dell’intero Pil del Giappone e che ha 11 milioni di abitanti, più di quello di una nazione come la Svezia, hanno quindi premiato la promessa di “un comune al servizio dei cittadini di quelli mai visti prima” con un milione di voti in più rispetto al candidato governativo Masuda. Nel programma della neogovernatrice si prevede infatti maggiore limpidezza nella gestione del denaro pubblico, ma anche l’incremento del numero di asili nido nella capitale, una revisione del budget delle Olimpiadi del 2020 e la riduzione dello stipendio di governatore.
Tra i primi impegni di Koike ci sarà quello di raccogliere il testimone da Rio e traghettare l’organizzazione delle prossime Olimpiadi del 2020 a Tokyo. I giochi sono considerati il fulcro delle prospettive di ripresa del Paese, dopo un decennio di stagnazione. Il capo di Gabinetto Yoshihide Suga ha riconosciuto che il risultato per il candidato appoggiato dal governo è stato deludente, ma che i cittadini hanno dimostrato di avere a cuore il futuro della capitale. “Il governo – ha continuato Suga – deve cooperare con il nuovo governatore per rispetto al voto degli elettori”. Alcuni membri del partito, rende noto la tv pubblica Nhk, hanno fatto appello ad una maggiore unità, in vista dei lavori di preparazione dei prossimi giochi olimpici che Tokyo ospiterà nel 2020.