L’Anticorruzione vuole vederci chiaro sull’operato di Ama. L’Anac, guidata da Raffaele Cantone, ha aperto una istruttoria sulla municipalizzata in relazione alla gestione dei rifiuti a Roma. L’obiettivo è quello di raccogliere documentazione e ricostruire l’iter degli appalti e delle procedure di affidamenti dei servizi, chiedendo la collaborazione dell’amministrazione capitolina. Roma si trova in piena emergenza rifiuti e la situazione ha creato numerose polemiche e un duro scontro politico tra le opposizioni e la nuova giunta guidata dal sindaco 5 Stelle Virginia Raggi che commenta così l’istruttoria dell’Anac: “Lo chiedevamo da anni”. Intanto il consigliere regionale del Lazio e membro del mini-direttorio romano M5s, Gianluca Perilli, annuncia: “Faremo un piano di riorganizzazione dell’azienda come di tutte le partecipate del Comune: saranno piani molto radicali. Infatti se non si parte alla riorganizzazione non si potranno davvero migliorare le cose”.
Appena ieri il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti rispondendo al question time alla Camera ha detto che la situazione nella Capitale “è motivo di profonda preoccupazione”. E ha spronato Raggi e Zingaretti ad agire: “Ci vuole un termovalorizzatore, basta discariche”. La notizia dell’istruttoria aperta da Anac arriva nel giorno in cui il Campidoglio ha scelto il nuovo amministratore unico per guidare la municipalizzata. Si tratta di Alessandro Solidoro, presidente dell’ordine dei commercialisti di Milano. La nomina è stata ufficializzata giovedì mattina, dopo le dimissioni irrevocabili di Daniele Fortini in polemica con l’assessore all’ambiente della giunta Raggi Paola Muraro. Proprio ieri, Fratelli d’Italia ha presentato un esposto all’Anac “per chiedere un parere sugli eventuali profili di incompatibilità dell’assessore Muraro in relazione alla sua condizione di consulente Ama dal 2004 al 2016 ed in particolare al contenzioso da lei avviato nei confronti dell’azienda”. “Il nostro esposto – chiede il consigliere comunale di Fdi-An Andrea De Priamo – chiede di verificare anche la posizione dell’assessore sotto il profilo dell’inopportunità in relazione alla sua esperienza come consulente di società private affidatarie di importanti commesse da Ama”.
In Procura intanto proseguono gli accertamenti partiti dai 14 dossier inviati da Fortini, dossier che parlano anche del pericolo di “infiltrazioni criminali” in un’azienda già martoriata da Parentopoli e Mafia Capitale. Si indaga anche su una possibile truffa circa le tariffe applicate sullo smaltimento e sui dati forse gonfiati della spazzatura trattata. “Domani me ne andrò e saremo contenti in due, io e Cerroni”, chiosa ironico Fortini riferendosi al proprietario di Malagrotta e suggerendo maliziosamente il possibile lo scenario del “dopo di lui”.