L’ex presidente di Pop Vicenza Giovanni Zonin, indagato per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, ha ricevuto oltre 1 milione di euro per gli 11 mesi di lavoro che hanno preceduto le dimissioni, mentre l’ex ad e dg Samuele Sorato, anche lui sotto inchiesta, oltre ai 600mila euro di stipendio ha ricevuto 2 milioni di buonuscita e, stando alla relazione sulle politiche di remunerazione dell’istituto, ne attende altri due differiti di qui al 2018. Resta da vedere se per effetto dell’azione di responsabilità annunciata dal nuovo consiglio di amministrazione i due saranno chiamati a risarcire i danni causati alla banca e ai suoi azionisti. Zonin, stando a quanto riferito da alcuni quotidiani, si è già tutelato trasferendo aziende e proprietà ai figli. Intanto il successore di Sorato, Francesco Iorio, che ha assunto la carica l’1 giugno 2015, ha guadagnato per 7 mesi di incarico oltre 870mila euro. Ma prima ancora la popolare vicentina, i cui azionisti in seguito all’aumento di capitale hanno visto azzerato il proprio investimento, ha addolcito il suo approdo su quella poltrona bollente con un bonus di ingresso di 1,8 milioni. Nel frattempo l’istituto, che ha chiuso il 2015 con 1,4 miliardi di rosso, ha annunciato 575 esuberi di qui al 2020.

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