Diciamolo, una cerimonia formidabile, nonostante i problemi di budget. Veramente bella e coinvolgente anche sul piano emotivo e ricca di buone intenzioni e attenzioni ai problemi planetari, come l’esclusione, la necessità di impegno sociale, il riscaldamento globale. Come al solito i problemi sono da un’altra parte e l’euforia del momento serve, come sempre, a nasconderli.
Alcuni numeri, tanto per chiarire. La riuscita della spettacolare cerimonia è dovuta al coinvolgimento di decine di migliaia di persone. Determinanti i volontari. Ma molti di più militari e poliziotti impiegati nelle strade, 87.000. Circa 45.000 spettatori nel Maracanà, dunque circa lo 0,00007% della popolazione mondiale. Dunque, con 3 miliardi di spettatori nel mondo (secondo stime di massima) più che altro, come al solito, un fenomeno mediatico. Ma il bello è che, anche così, la maggioranza sul pianeta, ovvero circa 4,4 miliardi di persone non è stata affatto coinvolta, o perché non era interessata o perché non ha potuto. Dunque qualcosa non torna.
Ma visto che i valori, così come le emozioni, celebrati nella cerimonia sono senz’altro condivisibili qual è il punto? Forse la corruzione e l’egoismo?
Il budget di circa 4,6 miliardi di dollari spesi per le Olimpiadi brasiliane viene polverizzato dal costo annuale della corruzione nello stesso paese secondo recenti stime rese note da Rede Globo: 78 miliardi di dollari l’anno. A tanto ammonta la ruberia dei ladroni che hanno sviato all’estero i soldi del paese e dei brasiliani. Mentre molti di loro vivono letteralmente nella polvere.
Ora, se si è così bravi da scatenare emozioni simili per quattro gatti, perché non farlo per tutti, come dovrebbe essere secondo le buone intenzioni sventolate a destra e a sinistra? Semplice: perché i 4,4 miliardi esclusi dalla cerimonia non servono. Non servono agli sponsor, non servono ai politici, non servono al circo mediatico. Al limite servono per essere munti, come i milioni di lavoratori sottopagati, magari in nero, in Brasile, o per essere sterminati per impossessarsi delle loro terre, come gli indios.
Quindi attenzione: quando il cuore vi batte forte per le emozioni scatenate da bravi coreografi e tanti partecipanti che se la passano bene, ricordatevi che purtroppo gli esclusi, come al solito, sono molti di più. E nella confusione dell’euforia globale, gli immancabili ladri corrotti continuano ancora di più a fare i propri porci comodi.